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Contro la DIA si accende una speranza


Ricevo da Gaetano Collovà una email, con una sottile, ed assai semplice, riflessione, che potrebbe rimettere in discussione tutto quanto fin qui riferitoci sulla DIA.

Egr. Dott. Vigo,
constato con piacere che almeno nel Suo Blog non è passato inosservato il – per altri versi fantomatico - DECRETO 27 febbraio 2008. Linee di indirizzo e modalità procedurali attuative del regolamento CE n. 852/2004, ai fini delle registrazioni delle attività alimentari.
Provo a portare, dunque, il mio modesto contributo di consulente tecnico e (sic!) appassionato di legislazione tecnica.

Il suddetto D. A., all’Art. 1 – Oggetto e finalità – comma 1, così esordisce:
"Per le motivazioni in premessa indicate, è approvata la procedura relativa alla notifica per l'inizio di nuove attività alimentari e per la conseguenziale registrazione, nonché la modulistica ad essa allegata, che fa parte integrante del presente decreto."
Posto che eventuali interpretazioni autentiche di terminologie e locuzioni varie possono trovare riscontro sul Provvedimento del 9-2-2006 della Conferenza Permanente ….. pubblicato in S.O. alla GURI 7-11-2006 n. 259 del 7-11-2006, cosa vorrà mai dire quella parolina – NUOVE – usata dal legislatore regionale?
Una sola parolina che, in lingua italiana, parrebbe risolvere tanti problemi.
O mi sbaglio?
La ringrazio per l’attenzione e Le porgo i miei cordiali saluti.
Gaetano Collovà
Ringrazio per la sottile riflessione, e mi auguro che con ciò si possa risolvere in buona parte la questione, buttando la DIA ... a mare!
Un esercito di agricoltori è già pronto a manifestare su questa normativa, spalmata sulla testa di tutti noi senza nemmeno concordarne le modalità, i modi, ma soprattutto l'utilità per 600.000 aziende agricole siciliane!

Commenti

  1. la parola " nuove" attività alimentari si può riferire alle attività che trattano " prodotti geneticamente modificati" oppure prodotti che non si trovano sul mercato. Ogni parola al posto giusto e con il significato che le è proprio.

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  2. Una norma non può lasciar ad intendere; una norma, in un Paese civile, DICE in modo semplice e chiaro a tutti; infatti il Decreto così prosegue, all’Art. 2:

    “Art. 2
    Adempimenti degli operatori del settore alimentare
    2.1. L'operatore del settore alimentare (OSA), che INTENDE INZIARE un'attività di produzione, trasformazione, confezionamento, deposito, trasporto, somministrazione, distribuzione o vendita di prodotti alimentari, inoltra dichiarazione di inizio attività (DIA), ….”

    Come si può ben vedere ci si riferisce esplicitamente a chi INTENDE INIZIARE il che parrebbe escludere da tali adempimenti le attività GIA' INIZIATE (mi si perdoni l'espressione cacofonica) all’entrata in vigore della norma.
    O NO??
    Gaetano Collovà

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  3. sono spiacente di appuntare qlc su ciò che hanno detto l'avv. Lina Arena che ben si distingue per battaglie onorevoli in qst pessima città e del dott. collovà che probabilmente non conosce i burosauri catanesi secondo i quali per gli amici la legge si interpreta x i nemici si applica, ma devo argomentare che almeno x la ASL catanese e non me ne voglia Antonio Scavone, destinato, forse, a ben più alti incarichi, l'aggettivo NUOVA si intende per qualsiasi attività anche esistente che apporti minime modifiche prima di oggi soggette a nuova autorizzazione sanitaria.
    Pertanto, credo,che fatta la legge l'inganno l'abbiano proprio trovato coloro che la hanno inspirato con l'intento,ormai consolidato di portare ed apportare clientela ai propri studi ed alle proprie segreterie politiche.
    Gli agricoltori farebbero bene amarciare su Cerza anziché su Roma o Palermo.

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  4. Mi permetto di eccepire (sommessamente, che i burosari non si riabbiano dal letargo ...) che anche nella modulistica vengono usate locuzioni quali: "NOTIFICA L’INIZIO DELL’ATTIVITA’" oppure "ATTVITA' DA AVVIARE" e viene fatto in modo determinante per il prosieguo della compilazione.
    Fatta la legge si può scoprire l'errore (non l'inganno) e se così è si corregge la legge.
    Sed lex ...al nuovo Assessore triquetriano l'ardua sentenza?
    Penso che gli agricoltori più che a marciare siano purtroppo destinati a marcire, insieme a prodotti il cui costo difficilmente riuscirà a coprire quello della carta da utilizzare per giustificarne l'esistenza (dei prodotti).
    Cordialità.
    Gaetano Collovà

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  5. I Burosauri se esistono trovano dimora a Bruxelles certamente non a Palermo o a Catania. Siamo in Europa? bene allora dobbiamo adeguarci, in caso contrario torniamo pure al periodo "Mesozoico o Paleozoico" forse più idoneo a chi non vuole crescere "colturalmente"!!!!!!!

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  6. Cominciamo ad eliminare le tossico bancarelle di frutta poste ai margini delle strade.

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