Ricevo da un collega, che vuole restare anonimo, e pubblico.
Riflessioni del 15 agosto
ll povero Agronomo, pur essendo un laureato, vale meno di semplice operaio, a volte viene il dubbio ma chi siamo, cosa sappiamo, infatti se un agronomo deve stimare un fabbricato, quasi quasi non è in grado di poterlo valutare, perchè secondo il mercato non è di competenza sua, mentre stranamente un prof. ingegnere sa riconoscere e valutare le operazioni colturali che si fanno in un piccolo appezzamento, le piante ecc, poi i sig.ri Geometri sanno tutto, fanno anche le valutazioni infortunistiche, si occupano di rotonde, hanno anche la specializzazione nei trasporti e per non parlare degli architetti che fanno parchi e alcuni mettono i pop-up a 6 metri, infatti ragionano così raggio di gittata di circa ml.3 come risulta dai dépliant, quindi 3*2 =6, da lì si nota la preparazione. In conclusione tutti sanno fare tutto, noi siamo al massimo solo " dutturi". Che schifo.........
Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!
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