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Osservazioni al PAI

Ieri scadeva il termine per inviare ai propri Ordini provinciali degli agronomi le Osservazioni al PAI. Come promesso pubblico ciò che ho inviato. Il dott. Ciccarella (nella foto a destra, da me ripreso durante l'incontro dell'IPA) sarà contento? (non può arrabbiarsi per la foto; glielo avevo detto che l'avrei pubblicata prima o poi). Noi di questo PAI no! Non ce n'era proprio di bisogno. Per niente! Ecco l'email inoltrata al mio Ordine. In relazione alla Vs. email del 24/11 u.s. con la quale richiedevate le Osservazioni al P.A.I., da inviare entro oggi, di seguito mi permetto di far rilevare:
1) il PAI ai più risulta ostico ed alquanto macchinoso; gli stessi preferiscono il vecchio "file" in formato Excel; 2) il PAI non funziona nei sistemi operativi diversi da Windows, come LINUX, APPLE, BEOS, ed altri Open Source, così come sarebbe auspicabile; 3) nel PAI non vengono MAI evidenziate o indicate le formule utilizzate per l'elaborazione dei dati. Ci farebbe piacere conoscerle; 4) risultano ancora molti "bug", quali ad esempio la voce "GIARDINO" (incomprensibile ai più) selezionando il comune di Cesarò; 5) pag. 19: viene evidenziata la possibilità di inserire più anagrafiche. Questa operazione, però, permette a chi viene in possesso di un PAI elaborato per una azienda (vedi Condotte Agrarie), di conoscere anche altre aziende per le quali il professionista ha lavorato, anche se situate in province diverse; 6) pag 12: CAMPI NON MODIFICATI-AUTOCOMPILATI. Sarebbe meglio evidenziare i campi non modificabili con colore diverso dagli altri, così da semplificare le operazioni di inserimento dati; 7) pagg 18, 19, 20: le pagine sono poco leggibili a causa di un errore di formattazione delle stesse (sovrapposizioni tra testo e immagini); 8) pag 22: VALORE BENI OGGETTO DI AMMORTAMENTO. Con riferimento al valore dei beni ammortizzabili, la locuzione "al netto di eventuali contributi pubblici": si riferisce a tutti i beni già realizzati e che hanno goduto di un finanziamento pubblico? Ma per quanti anni a ritroso nel tempo? il valore dei beni ammortizzabili deve essere riportato solo per quanto riguarda la parte non coperta da contributo? ma il "valore" non è un dato assoluto? in questo modo non si restringe il margine di realizzazione dell’investimento stante che il valore complessivo dell’azienda risulterebbe inferiore a quello reale? 9) pag 25: sarebbe meglio evidenziare la procedura relativa all’inserimento dei dati per una COLTURA NON PRESENTE riportando un esempio con le relative maschere; 10) pag 34: DURATA ECONOMICA DELL’IMPIANTO. L’esempio presente nella maschera contiene un errore; la durata dell’impianto di un NOCETO è di 70 anni nella tabella in basso ed indicato di 40 anni nel relativo campo della maschera di esempio; 11) pag 41: DATI RESE E VALORI MEDI NON AGGIORNATI AL 2009. Ma non era meglio aggiornare il "file" con i nuovi dati, così da semplificare le operazioni di inserimento dati? 12) pag 44: PRODOTTI TRASFORMATI. Dove dare evidenza di quella PLV non destinata alla vendita ma all’autoconsumo? 13) nella tabella degli ammortamenti dei fabbricati si leggono dati molto riduttivi. Per le abitazioni 60-80 anni: e tutte le masserie del 1600? Sono in piedi da oltre 400 anni! La tabella è da rivedere; 14) anche gli ammortamenti dei miglioramenti fondiari risultano riduttivi. Un esempio per tutti: un laghetto che va in ammortamento in 15-20 è un fallimento per le aziende agricole. La tabella è da rivedere; 15) la tabella delle retribuzioni medie, anche se scaturente da un D.M., indica dati errati fra il 15% ed il 20%. I dati esatti vengono ritratti esclusivamente dalle buste paga. La tabella è da rivedere; 16) la tabella della vita utile dei mezzi agricoli e delle macchine è del tutto sballata. Le trattrici, ad esempio, vengono indicate con durata 15-20 anni. In realtà il parco trattrici medio, perfettamente funzionanti, ha oltre 40 anni. Per gli atomizzatori (o meglio turbo-atomizzatori) viene indicata una durata di 4-5 anni, mentre la loro vita media varia fra i 18 ed i 20 anni (immagino gli atomizzatori acquistati con la Misura 4.06 del POR con impegno di inalienazione decennale dal collaudo, ma con durata di 4-5 anni!!!!!) La tabella è da rivedere; 17) la tabella della durata delle colture è del tutto irreale. Vengono indicati agrumeti con durata di 30 anni (i nostri avi si rivolteranno nelle tombe), pescheti con durata di 15 anni, che è anche troppa. La tabella è da rivedere; 18) nell'inserimento dei dati relativi a coltivatore diretto, viene richiesto un "salario", che ovviamente non è possibile indicare, se non inventandoselo; 19) l'importazione dei dati, a chi non è pratico di informatica, risulta impossibile, poichè non viene richiesto quale "file" importare (con apposita finestra, come avviene in qualunque applicativo), ma il PAI "impone" l'importazione di dati da un vecchio "file" appositamente rinominato. Mi riservo di indicare altre "anomalie" e/o malfunzionamenti, qualora ne venissi a conoscenza, fermo restando che ho accettato di buon grado il fatto che tutte le "denunce" di malfunzionamento indicati nel blog nel corso di questi mesi sono state recepite dall'Amministrazione, ed in parte modificate.Resta il problema della Privacy dei dati inseriti, ed in giro per gli Uffici di tutta l'isola, e resta il problema dell'enorme ritardo nella stesura del PAI definitivo, ancor oggi non disponibile.
Devo aggiungere altre due cose, non inviate ieri per email: 20) il PAI ad ogni inserimento dei dati non ricalcola automaticamente i dati (come, invece, fa Excel), e pertanto costringe a continue "generazioni di dati" per "scoprire" cosa succede, facendo perdere moltissimo tempo inutilmente; 21) perchè mai è da due mesi e mezzo che facciamo Osservazioni e critiche? Questo PAI non dovrebbe funzionare di "default", atteso che è stato pagato, e non è frutto di "auto-costruzione"?

Commenti

  1. Provate a riscrivere il PAI due volte con gli stessi dati.

    Vedrete che gli indici cambieranno !

    Forse dipende dalla temperatura del computer,del programma Pai o chissà altro...

    Aspetto - con ansia - la pubblicazione dell'ultima modifica.

    Ma visto che il costo di ammortamento del software è stato così elevato penso che passeranno diversi PSR.

    Le risate si faranno con l'applicazione delle altre Misure (vedi ad esempio l'agriturismo).

    Attendiamo comunque,ma forse ci vorrà un nuovo Assessore all'Agricoltura più capace.

    RispondiElimina
  2. Svelato l'arcano mistero.
    le colture rilevate dal PAI corrispodono esattamente a quelle formulate dalla commissione provinciale per gli espropri di messina. di seguito ho effettuato un bellissimo copia ed incolla dell'elenco dei VAM per tipo di coltura relative all'incriminato Comune di Cesarò ed udite.... udite, ritroviamo il famoso "GIARDINO"...... NO COMMENT

    ELENCO DEI VALORI AGRICOLI MEDI PER REGIONE AGRARIA E PER TIPO DI COLTURA (art. 16 della legge 22 ottobre 1971, n. 865)
    PROVINCIA DI MESSINA

    REGIONE AGRARIA N. 1 denominata "Montagne interne Nebrodi nord-occidentali", comprendente i comuni di Capizzi, Castel di Lucio, Cesarò, Mistretta, San Teodoro.
    TIPI DI COLTURA VALORE ESPRESSO (IN EURO/HA.)
    Seminativo 5.700,00
    Seminativo arborato 5.900,00
    Seminativo irriguo 9.600,00
    Seminativo arborato irriguo 11.700,00
    Orto irriguo 20.000,00
    Agrumeto 22.000,00
    Giardino 27.000,00

    RispondiElimina

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