Ieri sul sito internet del Corriere della Sera c'era una articolo sulla strage delle palme (cliccate qui per leggerlo) per colpa del punteruolo rosso.
Nell'articolo c'è scritto chiaramente che per abbattere una palma, compreso il trasporto alla discarica, costa ben 1.500,00 euro, ovvero quanto era emerso da una mia "indagine" presso alcuni Comuni della zona Etnea.
Ebbene, l'ex-Assessore all'Agricoltura on.le Michele Cimino (premiato a Vice-Presidente della Regione) aveva scritto e declamato che avrebbe dato 200,00 euro a palma eliminata, creando così posti di lavoro, ed aggiungeva "ogni 5 palme eliminate ci sarà uno stipendio netto di 1.000,00 ero".
Come ho già scritto più volte, questa favola non è piaciuta a nessuno, perchè era, ed è, una favola in cui ad ogni palma si perdono 1.300,00 euro ...
Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!
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