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A che (o a chi) serve l’IGP Arancia Rossa di Sicilia?

Senza titolo 1 Ricevo da un agricoltore, tale XXXXXX YYYYYY (non desidera esternare il proprio nominativo) e pubblico.
Corrado,
ma i "risultati lusinghieri della campagna di commercializzazione 2009/2010 del prodotto a marchio" sono tangibili?? Sono noti o sono coperti da segreto di Stato? Esiste o potrebbe essere costruito un diagramma storico che mostri l'andamento delle quantità commercializzate al variare del tempo (sono semplici grafici Excel, nulla di trascendentale...)?
Ma soprattutto, dopo il siparietto (triste, squallido) su Striscia La Notizia, era lecito aspettarsi qualche novità? O no?
Stavo pensando di scrivere anche alla mail del Consorzio IGP, oppure più semplicemente parlare ad uno dei molti consiglieri che noi conosciamo in prima persona... ma poi, sopraggiunge la solita stanchezza, che notizie come queste o come la pubblicità del Tarocco in estate (post di oggi) fanno schizzare alle stelle.

Saluti XXXXXX YYYYYY

Commenti

  1. igp:::tratto tipico di ogni Marchio,è che questo ha un valore economico, valore che nasce dal fatto di trattenere la vecchia clientela e di trarre alla societa nuova clientela che cede il suo denaro alla società per l'acquisto del prodotto...una società ben gestita spende del denaro sul suo marchio,fa pubblicità sul suo marchio ,affronta spese per il marchio,e lo fa perche unica proprietaria del marchio è la sola societa,e sola la società quindi ha il presumibile ritorno economico dell'iniziativa...sull'esclusività di un marchio si reggono colossi dell'econmia,svanito il marchio svanisce nel giro di qualche mese anche il colosso...
    ora,il marchio IGP ha il forte handicap che non viene gestito 'in esclusiva',in pratica appartiene a tutti,e quindi non appartiene a nessuno...nessuno commerciante spenderebbe 100.000 euri in pubblicità sul marchio sapendo che se ne avvantaggierebbero gli altri 1000 commercianti con un aumento degli ordinativi,nè nessuno commerciante si presenterebbe al suo rivenditore di cesena o di bologna sotto il marchio IGP,ma anzi cerca di imporre il suo marchio ,il suo nome,dando il prodotto igp solo su specifica ordinazione quando propio non ne può fare a meno....
    Per l'igp ci vuole una società per azioni,o una srl ad hoc,che gestisca il marchio in esclusiva,se no non se ne uscirà mai da questo pantano.

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  2. Ma non sarebbe cosa giusta che L'IGP lo gestirebbe il produttore? non è forse lui che lo produce secondo il discipplinare e nel territorio che rientra a far parte di questo marchio? o diventa IGP a comodo del colosso o del commerciante che lo commercializza?

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