Chi non di noi non si ricorda i “sospiri” emessi allorquando giungevamo al ponte di Primosole. File infinite; attese interminabili.
Eppure eravamo abituati a tal punto che era diventato quasi un luogo di ritrovo; un motivo di discussione giornaliera.
Poi (dopo solo trent’anni) hanno ultimato l’autostrada Catania – Siracusa.
La foto che vedete è quella che Google mette a disposizione sul sito Street View.
Ma qual’è la situazione a Primosole oggi?
Il ponte è stato abbattuto già da un pezzo, ma non se ne parla di rifarlo. L’appalto … langue, e i residenti della zona di Vaccarizzo fanno giri immensi per raggiungere le loro case; lo stesso tutti quelli che in zona coltivano i terreni.
Per non parlare dei camion della spazzatura, che per raggiungere la discarica, intasano la strada di Passo Martino, e poi la zona di Carmito.
Insomma: il ponte di Primosole era il “ponte dei sospiri” per il traffico e gli ingorghi, ma oggi lo è perchè tutti quelli che dovrebbero transitarvi lo ricordano sospirando!
Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!
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