Oggi mi occupo della mozzarella “Nuvoletta” prodotta dalla Latte Sole S.p.A.
Dico innanzi tutto che viene prodotta in Sicilia, a Ragusa, nella zona industriale. Dovrebbe venir prodotta con latte del Ragusano, tant’è che nelle riunioni di produttori la Sole è stata sempre presente, anche quando (una ventina di anni fa) vi furono tensioni enormi.
Il prezzo è della mozzarella di gr. 100 è di € 0,88, e quindi al costo/Kg. di € 8,80. In linea con la concorrenza.
La storia della Latte Sole, però, debbo farla, perchè l’azienda è passata di mani anni fa: oggi è della Parmalat!
La Latte Sole nasce dalla lungimiranza del Cav. Salvatore Puglisi Cosentino, chiamato da tutti “Turiddu” (cugino di mio nonno Placido Puglisi), che tutti conobbero ad Acireale (anzi tutti lo conobbero non solo in Sicilia, ma in tutta Italia) non solo per la sua intraprendenza e la sua potenza economica, ma anche per la sua estrema semplicità, simpatia e signorilità. Me lo ricordo ancora, quando con mio papà lo andavamo a trovare nella sua villa di contrada Zaccanazzo. Un signore lui ed anche suo fratello Lello!
Poi l’azienda passò ad un altro grande della storia Acitana (o Catanese), al figlio Alfio. Alfio fu (ed è ancora) ancor più lungimirante ed attivo del padre. E di ciò dobbiamo dargli atto. Ingrandì l’azienda, la migliorò, la fece crescere, aprì altri stabilimenti non solo in Sicilia, ma anche a Frosinone, in Romania, ecc., e si avviò anche in altre attività di allevamento di pesci ed immobiliari. Ad un certo punto cedette la storica azienda alla Parmalat, prima che Calisto Tanzi facesse “tre oro vince, tre oro perde” con i risparmiatori.
Oggi la Sole è un’azienda di tutto rispetto; da indicare come esempio.
Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!
L’ultimata monata di Titti Bufardeci : “ stiamo correndo ai ripari,ma l’agricoltura ha troppi guai “ (vedi la Sicilia del 27 agosto c.a.).
RispondiEliminaUn’elencazione “ aliena “ di quello che si vuole fare in Sicilia in agricoltura dell’ultimo arrivato … e non capisce che il nemico pubblico n.1 è la burocrazia del suo Assessorato,lenta,farraginosa,complicata ,etc.(esempio : PAI,METAFERT ed altre cervellotiche invenzioni!)e che rema contro le capacità dell’imprenditore agricolo (vedi i vari flop delle misure del PSR o del bando – farsa sul ritiro degli agrumi pigmentati).
Bisogna snellire il carrozzone (apparato) burocratico,c’è gente che prende lauti stipendi senza lavorare e fare solamente e giornalmente “ bla bla bla “.
L’ultima è la mobilità professionale delle SOAT da utilizzare per il controllo della filiera agricola (quale?),della grande distribuzione (GDO),etc. .
Perchè non sono stati utilizzati invece per l’assistenza tecnica - burocratica in maniera fattiva – dopo la presentazione di un progetto all’IPA,con la compilazione diretta (dalla culla alla bara) dei PAI,METAFERT od altra diavoleria Palermitana,rendendo così spedito ed agile od altro il lavoro dell’agricoltore?
Ma forse - qualcuno - ha inventato l’acqua calda.
Mi fermo, rammaricandomi per l’attuale timoniere.