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Il dado

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C’era una volta, tanto tempo fa, in un paese lontano, lontano, lontano, una piccola ape, che si sentiva essere l’ape regina.
Questa piccola ape, ignara di ciò che le stava succedendo, trovò un dado, avvitato fino alla fine al suo bullone.
”Cosa aprirò” si chiese pensando che quel dado fosse un tappo “svitando il tappo?”.
Ed iniziò a svitarlo. Nonostante prodigasse tutte le sue energie, si accorse che non ce la faceva mica. Così chiamò ad aiutarla una schiera di piccole api a lei sottoposte, e le invitò a girarle intorno per darle forza ed inebriarla.
La piccola ape decise, quindi, che era arrivato il momento di fare pulizia nel suo alveare, e cominciò a spostare tutte le api, da destra a “manca”.
Le api impazzirono, e finita la rotazione caddero sopra la piccola ape mostrandole la foto della vera ape regina.
La piccola ape, del tutto ubriaca, si rese conto dell’enorme sciocchezza che stava compiendo, e per nascondersi diede “un colpo di reni” e riuscì a svitare il dado, che lei credeva essere un tappo.Jelly Fish 2
Ecco che il dado scivolò per terra ed assieme ad esso il bullone, che teneva tutta una grossa impalcatura a sei piani del Viale della Regione Siciliana a Palermo.
L’intero edificio implose, e la piccola ape venne travolta assieme ad esso. Tutte le altre api, invece, ebbero la meglio. Si salvarono perchè continuavano a rotare, proprio dietro comando della stessa malcapitata, tentando di inserire i dati nel  METAFERT.
Pare che … la piccola ape giaccia in fondo al mare salvata da uno stregone di passaggio, che la trasformò in una medusa assai urticante. Da quel giorno vive isolata in una grotta in fondo al mare, nei pressi di Mondello!
E vissero per sempre felici e contenti!

Commenti

  1. Ogni riferimento a persone o fatti è puramente casuale ?

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  2. dutturi vicu!
    ma unni i pigghia sti fotu?

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  3. Ecreggio Dottori Vico,
    ma u sapi chi mi capitau a stissa cosa du so cuntu da lapa?
    Ju c’aveva na bedda lapa (chi tineva allicchittata comu a na zzita) e n’ghionnu ci sbitai, accussì picchi non aveva nent’autru acchiffari, ci sbitai n’sulu bulluni m’pocu cchiù spoggenti dill’autri; bbiiiii, e chi successi, a bedda lapa sill’apriu di tutti i lati e ju arristai cu bulluni nnè manu.
    Non ci dicu e non ci cuntu di comu c’iarristai maaaali!
    Però non mi pessi d’animu e cii gghiamai a un mo amicu meccanico chi però non tantu nni capemu picchì iddu è lombardu e non parra bbonu u sicilianu però è un magu: comu ancucchia iddu i cosi non ci po’ nuddu. E ntò vidiri e svidiri m’abbisau a bedda lapa.

    Piessi: accuntu a lapa funziona, cettu n’pocu tira a destra, n’pocu tira a sinistra, n’pocu si femma …

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  4. ho l'impressione che al pari del meccanico nordista della Lapa, il blocco o la fermata siano la fine dell'opera.

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