In alcuni momenti della giornata, dopo la chiusura dei negozi in città, ma prima che “scoppi” la ressa alle pizzerie, a San Giovanni Li Cuti (Catania) si respira il silenzio condito dall’acqua salmastra e dal lontano rumore del mare che si infrange sul piccolo molo del porticciolo.
Non ci andavo almeno da una decina di anni, e ieri sera eravamo là con mia moglie ed alcuni amici a festeggiare un compleanno.
Purtroppo la zona si rianima dopo le 22:00 e non se ne apprezza più la semplice naturalezza.
Bisogna aspettare le 3:00 del mattino per ritrovare la pace, e dopo le 7:00 la zona brulica nuovamente di persone, e la vita ricomincia.
Alcune barche di pescatori, quei pochi rimasti dall’assalto “della catena del freddo” e del pesce che arriva da chissà dove, condiscono il paesaggio, che spesso è di ispirazione a pittori sconosciuti, ma con il mare nel cuore.
un altro piccolo angolo di pace si trova ad Ognina ma è la " riserva" di una famiglia che gode dei privilegi di un'altra famiglia di politici del luogo e che ha piedi negli uffici della Regione. Da queste parti e cioè a Ognina, il mare è inquinato perchè lavano i motori delle barche ma c'è silenzio e non vengono persone a vedere il mare perchè la scogliera è stata macinata e cioè distrutta ed al suo posto c'è una postazione di pertinenza di una famiglia che incute paura. Le autorità della città di Catania stanno a guardare.
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