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L’antimafia blocca-tutto

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Oggi segnalo un fatto anomalo davvero preoccupante ed inquietante.
Nella programmazione PSR, così come in ogni erogazione pubblica superiore a 154 mila euro (i vecchi 300 milioni di lire), serve alla Pubblica Amministrazione acquisire la Certificazione Prefettizia Antimafia.
Ebbene che succede col PSR Sicilia? Gli Ispettorati richiedono alla Prefettura il Certificato. Se entro 45 giorni dalla richiesta non perviene la ditta ha la facoltà di presentare una autodichiarazione al posto della Certificazione Prefettizia, e la pratica va a Decreto.
Nel frattempo la Prefettura richiede a quattro Uffici informazioni; i Carabinieri, anch’essi informati, arrivano a casa delle ditte (che non sapevano di tale arrivo e che … si preoccupano vedendoli arrivare) per verificare che all’indirizzo indicato dalla Prefettura esiste una persona (o società) riconducibile all’azienda agricola
Quando poi … la ditta chiede, per iniziare i lavori, l’anticipo delle somme ammesse a contributo, presentando anche apposita costosa fidejussione assicurativa, o il collaudo … si blocca tutto. La Prefettura non ha rilasciato in tempo la Certificazione ed il SIAN non fa andare avanti la richiesta di erogazione di anticipo o di liquidazione.
Circa sei mesi fa, però, venne fatta una sorta di convenzione con il SIAN che avrebbe dovuto far “passare l’autodichiarazione con clausola risolutiva”, così da ovviare al problema della mancata ricezione della Certificazione Prefettizia.
Ebbene … ancor oggi, dopo sei mesi, il SIAN non fa completare le richieste di saldo o di anticipazione se non si è in possesso della Certificazione Prefettizia … che non arriva …
E nel frattempo che si fa? Si sono spesi soldi, si attendono rimborsi … si blocca la spesa del PSR … insomma un’altra tegola della cieca burocrazia si abbatte sugli agricoltori … che non ne possono davvero più!

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