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Sfogo di un giovane collega

10042060Ieri ho ricevuto una email da un giovane collega e la pubblico.
Le due di notte dopo una calda giornata‏
Salve Dott. Vigo, premesso che è molto tardi e che ho passato una giornata in campagna sotto il sole.......forse mi ha dato alla testa......le invio un altro sfogo di gioventù
Dott. Vigo,
Le ho già mandato una mail che lei ha pubblicato sul blog, si ricorda lei l’ha intitolata il Il filo spinato.
Bene è passato più di un anno da quella mail a puntate, concludevo che “sono molto demoralizzato, mi sento di parlare a nome di molti miei giovani colleghi, in tutti noi c’è il timore di aver fatto la scelta sbagliata, persone che amano la propria attività ma con la paura che sia una strada che porterà ad un vicolo cieco. Siamo succubi di un sistema che non funziona per niente”.
Bene è passato un anno ed cambiato molto……. Sono cambiati i
- CAA, adesso spediscono i decreti ingiuntivi per il pagamento del disbrigo pratiche,
- AGEA ha cambiato direttore e non si ricevono pagamenti da ormai non so più quanto tempo;
- Sono cambiati i dirigenti e le pratiche presentate un anno e mezzo fa (misura 121 ) ancora non sono state decretate;
Mi creda, forse è arrivato il momento di dire BASTA !!!
Sul blog di Andrea Lodato qualche tempo fa ho letto un articolo interessante (
http://blog.lasiciliaweb.it/wp_alod/?p=2070 ) che bene rappresenta il mio stato d’animo. Anche a me viene di dire BASTA, forse un partito dei forconi è un tantino esagerato ma un vero movimento che si faccia portavoce del mondo agricolo, non mi sembra un idea sbagliata. Un movimento che elabori dei programmi di sviluppo per il nostro settore, riunire tecnici e viticoltori che possano elaborare un programma di rilancio per il settore vitivinicolo, fare la stessa cosa per l’agrumicoltura, per la cerealicoltura, per la zootecnia e cosi via……
Un movimento che presenti un programma condiviso, che possa suggerire idee alla politica (che vive in un altro mondo) un movimento che unisca il disappunto di tante di troppe persone……cosa ne pensa di raccogliere proposte, di creare un vero movimento che faccia sentire ai politici sordi le proprie idee.
102854479Cosi mi viene in mente qualcosa su diversi argomenti:
MERCATI: Promuoviamo una norma che imponga ai centri commerciali una percentuale di prodotti agricoli a Km zero, od un'altra che imponga di inserire in etichetta l’origine delle materie prime utilizzate ed imponga alla GDO di distinguere su scaffali diversi i prodotti provenienti dall’estero da quelli nostrani.
AGEA: Avviamo l’ARSEA , mettiamoci gente che abbia voglia di lavorare (bastano 50 giovani agronomi che non conoscono cosa sia il posto
fisso), diamogli un contratto a tempo determinato, rinnovabile solamente se si raggiungono i risultati attesi in tempi ben precisi, eliminiamo i CAA (affidando le loro competenze all’ARSEA) ridiamogli il ruolo per cui sono nati ovvero tutelare gli imprenditori agricoli e non quello di sanguisuga.
SOTTOGOVERNO: Vediamo i curriculum dei dirigenti e dei funzionari, vediamo chi sono cosa hanno fatto fino ad oggi e capiamo come mai sono in un posto piuttosto che in un altro. Diamogli le nostre stesse scadenze, sono nostri dipendenti, dobbiamo poterli valutare. Imponiamo
che ogni consulenza sia possibile solo previo concorso, facciamo in modo che nei posti di sottogoverno ci siano solo i migliori e non i più raccomandati. Invece di perdere un anno per l’istruzione di una pratica, facciamo il silenzio assenso con responsabilità dell’istruttore (poi vediamo se passa un anno per l’istruttoria).
Mi vengono tante, troppe idee scollegate tra loro, buttate così senza testa ne coda. Meglio fermarsi.
Cosa ne pensa Dott. Vigo, si può fare???? È un utopia o è qualcosa che si potrebbe realizzare, ha un idea per mettere in piedi questa proposta, o è l’orario che mi ha fatto perdere il lume della ragione, è l’orario che mi fa fantasticare un mondo diverso…….forse migliore.
P.S.
Mi scuso ancora una volta per il libero sfogo, la ringrazio anticipatamente per una sua auspicata risposta. Grazie

Un agronomo come gli altri…….

Commenti

  1. Ottimo sfogo, l'ora era veramente avanzata evidentemente, ma la nostra classe dirigente attuale è ancora troppo sorda per capire e fare tesoro di quello che scrivi.
    A mio parere ancora più giù si dovrà andare, poi chissà.
    Certo gli eventi potrebbero verificarsi più rapidi di quel che sembra.

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  2. fin quando non si inizia a parlare di rimettere mani al funzionamento dei mercati,sono parole perse...

    l'unica cosa fattibile è quella di cambiare le persone dei caa,cosa praticabile perche basterebbe un un gruppetto di 50 persone per nominare alle elezioni gente che si faccia portavoce degli agricoltori...attualmente le elezioni sono letteralmente una farsa:un giorno mi trovavo per caso in giorno di elezione in un sindacato agricolo per sbrigare pratiche,dalla mattina fino all'1 saranno entrate non piu di 50 persone,ma i votanti risultavano piu di 200....no comment!!

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  3. Corrado ciò che ci siamo detti prende sempre più corpo!
    Ciccio

    RispondiElimina
  4. l'unica soluzione è quella di eliminare i caa, e fare accedere al sistema agea/sian, solo gli Agronomi Abilitati, stipulando le relative assicurazioni come avviene del resto con le misura del PSR, la cosa ke mi innervosisce e ke a lavorare le pratiche siano persone ke sono dei ragionieri, o addirittura ke hanno solo la terza media, ed io ke ho studiato 7 anni sto a spasso.
    Mi rivolgo a tutti i miei colleghi, sopratutto ai giovani, facciamoci sentire
    Giacomo

    RispondiElimina
  5. Ma gli Ordini dove sono? in tutto questo malessere, gli Ordini degli Agronomi che sono i più cari di tutti, cosa fanno? Stanno a guardare? O forse stanno agli ingressi degli uffici politici a stendere i tappeti rossi?

    ...un altro giovanissimo agronomo.

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