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La polemica sul cotone 2°

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In relazione al post “la polemica sul cotone” ricevo una email dal mio amico Pippo Pizzino e pubblico.
Ciao Corrado,
grazie per avermi inviato le copie del giornale, che non avevo ancora letto, anche perchè mi ero imposto di evitare qualsiasi commento e polemica rispetto a quanto riportato dalla stampa.
Nel merito non ho molto da aggiungere rispetto a quanto già detto alla giornalista e quanto da te scritto. La mia amarezza è solo non vedersi riconosciuto il merito di aver gettato un sasso nello stagno e aver contribuito senza chiedere niente a nessuno e senza aver mai ottenuto niente da alcuno ( nemmeno un bicchiere d'acqua o un caffè ) a realizzare un progetto di ricerca che mirava a "Valutazione delle caratteristiche morfo-bio-agronomiche di varietà di cotone per la reintroduzione della coltura in Sicilia". Voglio aggiungere ed anche cogliere l'occasione per ringraziare in particolare il Professore Carmelo Santonoceto ed il perito agrario Santo Virgillito che in modo passionale e disinteressato ( hanno sacrificato il mese di agosto e tutti i sabati e tutte le domeniche a partire da marzo fine a ieri ) hanno permesso che questa ricerca andasse a buon fine, senza il loro contributo non sarei riuscito neanche lontanamente a fare quello che è stato fatto. Mi ero anche imposto che sebbene le difficoltà che abbiamo incontrato ( per la coltura del cotone in Sicilia manca dall'acqua al sale ) che questa iniziativa andasse fino alla fine e così è stato.
108185204I risultati ottenuti per quanto mi riguarda sono eccezionali e quando avremo modo di incontrarci avrò piacere di analizzarli insieme a te e fare in modo che quanto fatto diventi patrimonio di tutti coloro i quali si volessero cimentare in questa particolare ma anche "romantica" coltura.
Il mio prossimo obiettivo è quello di provare a fare una filiera del cotone biologico che partendo dalla coltura consenta di realizzare dei capi di abbigliamento intimo bambino.
Sono un sognatore, ma è lecito anche sognare.

Grazie per il tuo contributo di amicizia, un abbraccio,

Pippo Pizzino

Io aggiungo: i 35.000,00 euro che il prof. Salvatore Barbagallo nell’articolo apparso sul quotidiano LA SICILIA (clicca qui) dice di avere assegnato a giugno alla Facoltà di Agraria di Catania e di Reggio Calabria a tutt’oggi non sono stati erogati … e mi fermo qui! E comunque sono stati assegnati alla Facoltà, ma nulla all’imprenditore che ha promosso l’iniziativa che, come lui stesso dice nella mail che mi ha inviato (ma me l’ha ribadito ogni volta che ci siamo visti), non ha ricevuto nemmeno un caffè o un bicchiere d’acqua!!!

Commenti

  1. Non sono mai stato particolarmente ottimista sulla reintroduzione della coltura del cotone in Sicilia, ma dopo quanto appreso dal Blog, al Dr Pippo Pizzino va la mia più sincera ammirazione, in quanto tipico esempio della più autentica mentalità imprenditoriale, svincolata dalla influenza - a volte nefasta e improduttiva - dei poteri "forti".

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  2. Mi è piaciuta moltissimo la lettera del collega agronomo Pizzino, così come la sua idea! Avremmo bisogno di molti più agronomi così, che pensano poco ai soldi provenienti dalla burocrazia e più al rapporto fra i bisogni dell'uomo e una visione neo-romantica della relazione uomo-natura, attravero i processi di produzione agricola: è un po' come tornare... avanti!

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  3. ... e pensare che con quella somma (ben 35.000 euro, oh! mica bruscolini) la ns. amatissima Amministrazione avrebbe potuto comprare una meravigliosa "Hasselblad H4D-200" (solo il corpo macchina, però) e Vi garantisco che il cotone sarebbe venuto benissimo; altro che sperimentazione.

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  4. Tanto di cappello per il lavoro svolto dal sig. Pizzino, la passione che ha messo e che sta mettend e i grossi investimenti fatti, che auguriamo verranno ben ripagati una volta realizzato il suo progetto. Qui a Gela questo progetto è stato accolto con molto entusiasmo, le persone coinvolte hanno collaborato e si sono messe a piena disposizione perché ci credevano e ci credono ancora (a tal proposito forse il sig. Pizzino ha dimenticato di ringraziare altre persone che hanno contribuito in modo determinante alla realizzazione della prova).
    La “polemica” giustamente è nata dal fatto che chi ha coltivato nel proprio campo il cotone e gli agricoltori che venivano a visitare il campo, non pensavano che il prodotto sarebbe finito pascolato dalle pecore o sotto una fresa. C'era entusiasmo e attesa di rivedere dopo circa 15 anni una macchina raccoglitrice ritornare a Gela per la raccolta del cotone. Entusiasmo e attesa forse dovute a un po' di nostalgia e di "romanticismo" e un po' al fatto che sin dall'inizio si era parlato di raccolta e di utilizzare il cotone prodotto da questa sperimentazione.

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  5. Oggi ho fatto un pò di conti...i sogni son sogni. Mi ritrovo, oggi, con un sogno realizzato ma con una grande nostalgia...se non avessi fatto nulla sarei più sereno, starei in vacanza alle Maldive...invece mi ritrovo tantissimi crediti, una montagna di debiti...e nel portafoglio solo scontrini. Il sogno è incassare dopo aver commercializzato i "sogni realizzati" e riuscire a pagare tasse all'usuraio dello stato. Auguri

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  6. Come sempre il mondo universitario e molto sognatore e visionario.
    Si fa pubblicità da tutte le parti e si inventano e forzano colture che ormai non sono redditizie. Gli articoli apparsi sui giornali sono stati chiari.
    Le prove lasciano il tempo che trovano.
    Quest'anno è andato tutto bene, grazie al clima favorevole e il mancato proliferare delle avversità e dei patogeni.
    Chissa cosa sarebbe accaduto se a Luglio e Agosto ci fossero stati dei temporali.
    Comunque sia, diamo l'opportunità a qualcuno di trovare spunto per la sua tesi e alle istituzioni regionali tanto criticate da questo blog a giustificare un giorno alcune uscite di bilancio.

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  7. .. che cosa sarebbe accaduto se si verificavano pioggie a luglio o agosto? semplice per chi conosce le colture e le loro esigenze. Si sarebbe speso di meno, riducendo i volumi di irrigazione, inoltre col dilavamento delle pioggie si riduceva la concetrazione di sale causata dai sistemi di irrigazione localizzata.. e mi fermo qui per non elencarne altre ... :)

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  8. la "Hasselblad H4D-200" sicuramente lo farebbe venire bello in foto il cotone, ma non serve al mondo agricolo perchè è già da 50 anni che lo vedono in foto ... meglio vederlo realmente in campo e fotografarlo con una digitale di qualche decina di euro.

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  9. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  10. i blog sono un ottimo strumento di dibattito e informazione ma purtroppo ognuno si sente in dovere di parlare con presunzione anche di cose che non conosce, specialmente quando non si firma...ma cosa c'entra che il mondo universitario è sognatore e visionario?
    Il cotone nei nostri ambienti si può benissimo coltivare e se si riuscisse a ricreare un mercato partendo da zero potrebbe essere molto redditizio!
    Le piogge fanno solo bene, se poi dobbiamo preoccuparci della burrasca che distrugge tutto (mai vista a Gela una burrasca a luglio) o il parassita che in un annata particolarmente sfavorevole danneggia enormemente il raccolto allora dovremmo evitare di coltivare qualsiasi specie...

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