Eccolo di nuovo qui.
Questa è la comparazione fra il tarocco “Vigo” (in risanamento varietale presso la Facoltà di Agraria di Catania) ed il tarocco comune. La foto è stata scattata ieri mattina.
L’intensa colorazione, dovuta ad una quantitativo elevatissimo di antociani, lo caratterizza da sempre.
Il sapore comincia a virare verso il sapore di lampone. La tenuta sulla pianta è ancora buona, nonostante le condizioni climatiche pessime.
Certo … parlare di tarocco in una campagna agrumaria pessima (a quanto pare solo per i produttori) non è esaltante.
Ma questo tarocco potrebbe aprire la fase commerciale già a fine novembre … spiazzando il gruppo dei navel, e senza concorrenti.
Questo tarocco, inoltre, potrebbe essere anche apprezzato dall’industria di trasformazione per aggiungere colore ai succhi.
Qui sotto altre due foto del frutto.
Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!
Corrado la colorazione la definirei stupefacente, cosi come sarà eccellente la qualità organolettica, a mio avviso devi verificare anche una caratteristica sostanziale la "shelf life". Ricordi cosa dicevamo giorni fa al telefono sul biondo? L'attitudine alla esportazione è data dalla naturale tenuta del prodotto ed è quella che interessa se si vuole risalire la china. Altro discorso la lavorazione in magazzino, su quella c'è moltissimo da fare! I nostri operatori sono, meglio non andare oltre!!!
RispondiEliminaLa pigmentazione accentuata gia' in fase precoce potrebbe garantire la fornitura di un prodotto di buona qualita' e pronto per il consumo evitando storture e nefandezze del commercio delle prime arance rosse.
RispondiEliminaDelfo Fusillo
L'anno scorso, in cui non c'era un ritardo di maturazione cosi' evidente, un venditore ambulante che staziona davanti l'ingresso dell'azienda in cui lavoro proponeva il 15 novembre tarocco nucellare, con lo slogan: "Aranci di Scuddia cu i mangia s'arricria!!"
RispondiEliminaUn mio collega li ha comprati ma non si e' "arricriato" per nulla: acidi da dover prendere il Maalox.
Senza parlare dei sensali che urlano a squarciagola:"Dal 10 novembre iniziamo il nucellare". O il primo moro (o tarocco taroccato) mandato all'estero?
Queste sono in piccolo alcune delle storture di cui parlavo prima.
Delfo Fusillo
CON QUESTO GELO PERCHE' NON PROTEGGI IL TUO CARO TAROCCO VIGO
RispondiEliminafuori dai mercati italiani tira solo l'arancia a polpa bionda...
RispondiEliminal'estero è navel; gli spagnoli vanno battuti sul campo dei navel.
Ok, il grosso degli agrumi nel mercato internazionale e' biondo, ma se ancora, nel 2012, stiamo qui a parlare dei problemi delle arance rosse nelle esportazioni e' perche' persistono magagne di commercializzazione/marketing/promozione.
RispondiEliminaDelfo Fusillo
ho l'impressione che con il " tarocco " vi divertite.Colore in più, colore in meno e poi chi decide sono i bancarellari. Se vendono, tutto va bene. Se il frutto rimane nella cucina di nonna speranza, tutto va male.Adesso perchè non provate con le arance VANIGLIA? Se provate e poi riuscite a farli senza semi mi impegno a sostervi nella prossima campagna elettorale ed a farvi diventare i padroni del MERCATO . Lo diremo a Tremonti e poi scriverete un libro dal titolo : L'ARANCIA E' L'USCITA DI SICUREZZA.
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