Ricevo da M.T. e pubblico.
Si tratta di un inoltro fatto da M.T. all'Assessorato Agricoltura e Foreste tramite PEC; leggete un pò!
Vi scrivo in riferimento al bando OCM VINO – campagna 2011/2012.
All'art. 6 del bando, dove viene elencata la documentazione da presentare per poter accedere ai contributi, al punto 5 viene richiesto il certificato camerale con dicitura antimafia in corso di validità.
Sicuramente è sfuggito a chi ha redatto il bando che a seguito dell'entrata in vigore della legge n. 183/2011 (legge di stabilità per il 2012) le pubbliche amministrazioni e i gestori di pubblici servizi non possono più richiedere la presentazione, da parte di privati, di certificati rilasciati da altre Pubbliche Amministrazioni ma solo dichiarazioni sostitutive di certificazione.
Dal 1° gennaio 2012 infatti sui certificati rilasciati dalla Camera di commercio viene apposta la dicitura: "Il presente certificato non può essere prodotto agli organi della pubblica amministrazione o ai privati gestori di pubblici servizi".
Considerato quindi che, a seguito delle nuove disposizioni, la presentazione del certificato camerale con dicitura antimafia non ha alcun valore legale, possiamo provvedere ad allegare al bando un certificato ordinario con annessa la dichiarazione di notorietà?
Certo di aver fatta cosa gradita ed in attesa di un vostro pronto riscontro porgo cordiali saluti.
M.T.
Allego:
- LEGGE 12 novembre 2011 , n. 183;
- Copia di un Certificato con dicitura antimafia effettuato in data odierna.
Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!
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