Ieri sera sono andato alla "prima" del mediometraggio Buongiorno sig. Bellavista.
Sono rimasto colpito non solo dalla storia, ma soprattutto di come semplici ragazzi catanesi abbiano potuto girare un "filmetto" non solo così toccante, ma curato nei minimi dettagli, con scenografia azzeccatissima, con particolari bellissimi della nostra Sicilia, con la "luce" che mancava al sig. bellavista.
Finale a sorpresa per il povero cieco ... che rinasce alla veneranda età di 77 anni ... che grazie ad una videocamera ... ricomincia a vedere ... e ad elogiare la propria moglie che lo ha accudito per tutta la vita dicendole "non semu finicchi?".
Bravi, davvero bravi: tutti! Il regista in primis!
Un grazie particolare a mia nipote Adele Cirelli perchè se non mi avesse comunicato l'evento ... non mi avrebbe dato la possibilità di "vedere anch'io"!
Sono rimasto colpito non solo dalla storia, ma soprattutto di come semplici ragazzi catanesi abbiano potuto girare un "filmetto" non solo così toccante, ma curato nei minimi dettagli, con scenografia azzeccatissima, con particolari bellissimi della nostra Sicilia, con la "luce" che mancava al sig. bellavista.
Finale a sorpresa per il povero cieco ... che rinasce alla veneranda età di 77 anni ... che grazie ad una videocamera ... ricomincia a vedere ... e ad elogiare la propria moglie che lo ha accudito per tutta la vita dicendole "non semu finicchi?".
Bravi, davvero bravi: tutti! Il regista in primis!
Un grazie particolare a mia nipote Adele Cirelli perchè se non mi avesse comunicato l'evento ... non mi avrebbe dato la possibilità di "vedere anch'io"!
Commenti
Posta un commento