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la favola delle paludi “d’oro” 2°

P1060331 Il sistema di eliminazione delle acque in eccesso studiato dal Consorzio di Bonifica del Pantano di Lentini, per molti anni retto dall’esimio prof. dott. agr. Gregorio Barbagallo (papà del mio amico e collega dott. agr. Bruno Barbagallo) funzionò egregiamente, e fintanto che lo stesso rimase tal quale!
Negli anni ‘80 il Consorzio di Bonifica del Pantano di Lentini venne accorpato al Consorzio di Bonifica del Lago di Lentini, oggi Consorzio di Bonifica 10 – Siracusa.
Da allora l’intera zona non ebbe più pace.
Non si può dare la colpa vera al Consorzio di Bonifica del Lago di Lentini, poichè la politica Regionale volle accorpare al Consorzio di Bonifica del Lago di Lentini non solo quello del Pantano di Lentini, ma anche quello “fantomatico” delle Paludi Lisimelie di Siracusa.
Una serie di debiti, quindi, arrivò sul Consorzio di Bonifica del Lago di Lentini, che già … economicamente non se la passava affatto bene.
Le responsabilità, quindi, di ciò che è avvenuto dopo discendono essenzialmente ed esclusivamente dall’Assessorato Agricoltura e Foreste che ha:

  • disatteso le imponenti opere di bonifica realizzate negli anni '30, ‘40, ‘50, ‘60 e ‘70
  • non ha ritenuto di dover completare e continuare le manutenzioni delle zone inserite nelle aree consortili
  • ha disatteso ogni richiesta da parte del Consorzio di Bonifica del Lago di Lentini sui lavori da fare per il ripristino della normalità nella zona in questione
Cos’è successo nella zona del Pantano di Lentini e di Gelsari a partire dal 2000/2002? Ebbene hanno rubato tutto ciò che c’era nella stazione di pompaggio della zona a sud del fiume San Leonardo. Idrovore (pompe e motori), tubazioni in ferro, saracinesche, quadri avviamento, trasformatori, infissi, insomma tutto. Le foto che oggi pubblico le ho scattate il 7 gennaio 2009.
IMG356 creazione panoramaNella zona a nord, invece, la stazione di pompaggio è ancora “in vita”, ma quasi solo sulla carta, poichè il Consorzio di Bonifica 10 – Siracusa non ha potuto, per ovvi problemi finanziari (e ribadisco che le responsabilità discendono essenzialmente ed esclusivamente dall’Assessorato Agricoltura e Foreste che non ha messo il Consorzio in condizioni da poter operare nonostante infinite segnalazione degli agricoltori e del Consorzio stesso), far sì che tutte le idrovore funzionassero a regime, ma solamente saltuariamente (ovvero quando c’erano soldi per pagare le bollette dell’ENEL).
Così l’intera zona … è finita sott’acqua, ma … “godetevi le foto.
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… continua …

Commenti

  1. Caro Corrrado mi ha fatto molto piacere che Tu abbia ricordato il vecchio Consorzio "Pantano di Lentini". Ho avuto modo di incrociare il Consorzio nei primissimi anni di mia gestione dell'azienda e ricordo ancora la cortesia e l'efficienza, oltre che del Prof. Gregorio, anche dell'allora Direttore, di cui non ricordo il nome.
    La sede era, se non ricordo male, al Viale XX Settembre, piccola ma ordinata,c'erano pochissimi impiegati (credo 2 in tutto).
    Era, al contrario di quello che oggi si sostiene e si attua, l'esempio di come si possa essere piccoli ma economici ed efficienti, quando si affidano le cose a chi ne ha un interesse diretto cioè gli agricoltori del territorio(l'ultimo presidente mi pare sia stato Arturo Castrogiovanni e negli anni '50 credo per un breve periodo anche mio padre abbia retto il Consorzio). Oggi è tutto extralarge ed affidato a "tecnici" con i risultati che vediamo !

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    1. Potresti contattarmi sulla mia pagina facebook: https://www.facebook.com/peppegiampapa? Per informazioni sul lago....

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