Riutilizzo una vecchia fotografia che mi ha inviato tanto tempo fa “bimbo scemo” per iniziare da oggi la nuova favola a puntate del Pantano di Lentini e di Gelsari, una favola “d’oro” che oggi rischia di compiersi in maniera del tutto arbitraria e soprattutto … ingiusta (a dirla pulita).
Era il 1930 (all’incirca) quando, in seguito all’avvento della malaria ed in seguito alla constatazione che tutta la zona del pantano di Lentini e di Gelsari fossero compromesse venne, venne deciso di effettuare delle imponenti opere idrauliche di bonifica che potessero riportare salubrità ad una vastissima area, che si estendeva fino a Lentini Carlentini, e si potesse al contempo dare la possibilità di rendere coltivabile i terreni in questione.
Venne fatto, quindi, con costi e risorse immense (tutto gravante sulle tasse) una imponente opera di bonifica dal Consorzio di Bonifica del Pantano di Lentini, appositamente creato.
Vennero create (la faccio breve) dei canali di sgrondo principali e quelli secondari e terziari che convogliavano le acque nel fiume San Leonardo. Quest’ultimo venne sistemato, con un progetto del 1932, negli anni seguenti. Siccome, però, il fiume San Leonardo scorre ad una quota leggermente superiore e siccome i terreni della zona di Gelsari sono a quota molto bassa sul livello del mare (non è vero come si dice che sono tutti sotto il livello del mare), ecco che per allontanare le acque dalla zona e per poter creare il franco di coltivazione, vennero realizzati due gruppi di sollevamento; uno a nord e l’altro a sud della zona da bonificare.
Entrambe le idrovore vennero poste, com’è giusto che fossero, nella zona più bassa, vicino la foce del fiume San Leonardo.
Il funzionamento delle idrovore, quindi, assicurò l’asciugamento della zona e la creazione di una vastissima area coltivabile; area che in tutti questi anni ha portato non solo beneficio agli agricoltori assegnatari, ma soprattutto soldi di TASSE per l’Amministrazione Pubblica. Un mare di TASSE … per quasi novant’anni!
… continua …
temo di capire l'epilogo. qualche folle tenta di bloccare redditi ed occupazione con qualche ulteriore vincolo che graverà su tutti noi
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