Approvato nel Consiglio dei Ministri n. 45 di oggi:
VALORIZZAZIONE
DELLE AREE AGRICOLE E CONTENIMENTO DEL CONSUMO DEL SUOLO
Su
proposta dei Ministri delle politiche agricole alimentari e
forestali, per i beni culturali e dello sviluppo economico, di
concerto con i Ministri competenti, il Consiglio ha approvato in via
preliminare il disegno di legge in materia di valorizzazione delle
aree agricole e di contenimento del consumo del suolo. Sul disegno di
legge sarà acquisito il parere della Conferenza Unificata.
In
Italia ogni giorno si cementificano 100 ettari di superficie libera.
Dal 1956 al 2012 il territorio nazionale edificato è aumentato del
166%. La perdita di superficie agricola – e la conseguente
riduzione della produzione – impedisce al Paese di soddisfare
completamente il fabbisogno alimentare nazionale e aumenta la
dipendenza dall’estero.
Il
provvedimento mira anzitutto a garantire l’equilibrio tra i terreni
agricoli e le zone edificate o edificabili, ponendo un limite massimo
al consumo di suolo e stimolando il riutilizzo delle zone già
urbanizzate. Ha inoltre l’obiettivo di promuovere l’attività
agricola che si svolge (o si potrebbe) svolgere su di essi,
contribuendo alla salvaguardia del territorio. Il mantenimento
dell’attività agricola infatti consente di poter gestire il
territorio e contribuisce a diminuire il rischio di dissesti
idrogeologici.
1.
Vengono identificati come “terreni agricoli” tutti quelli che,
sulla base degli strumenti urbanistici in vigore, hanno destinazione
agricola;
2.
Si introduce un meccanismo di identificazione, a livello nazionale,
dell’estensione massima di terreni agricoli edificabili (ossia di
quei terreni la cui destinazione d’uso può essere modificata dagli
strumenti urbanistici). Lo scopo è quello di garantire uno sviluppo
equilibrato dell’assetto territoriale e una ripartizione calibrata
tra zone suscettibili di utilizzazione agricola e zone edificate;
3.
Si prevede il divieto di cambiare la destinazione d’uso dei terreni
agricoli che hanno usufruito di aiuto di Stato o di aiuti comunitari.
Nell’ottica di disincentivare il dissennato consumo di suolo,
l’intervento mira a evitare che i terreni che hanno usufruito di
misure a sostegno dell’attività agricola subiscano un mutamento di
destinazione e siano investiti dal processo di urbanizzazione;
4.
Viene incentivato il recupero del patrimonio edilizio rurale per
favorire l’attività di manutenzione, ristrutturazione e restauro
degli edifici esistenti.
5.
Si istituisce un registro presso il Ministero delle politiche
agricole al fine di identificare i Comuni interessati, i cui
strumenti urbanistici adottati non prevedono l’ampliamento di aree
edificabili o un aumento inferiore al limite determinato dalle
Regioni, che possono chiedere di essere inseriti.
6.
Si abroga la norma che consente che i contributi di costruzione siano
parzialmente distolti dalla loro naturale finalità – consistente
nel concorrere alle spese per le opere di urbanizzazione primaria e
secondaria - e siano destinati alla copertura delle spese correnti da
parte dell’Ente locale.
7.
Si abroga inoltre la norma che prevede che una percentuale dei
proventi delle concessioni edilizie e delle sanzioni previste dal
Testo Unico in materia edilizia sia utilizzata per il finanziamento
delle spese correnti dell’ente locale. Il fine è quello di
disincentivare l’attività edificatoria sul territorio.
questo disegno di legge(che ancora non è legge) farà parte dei tanti bellissimi provvedimenti del ministro Catania che si perche strada facendo...sa dove sta il giusto,ma non ci arriva mai...e poi i comuni perderebbero troppi soldi.
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