"Tristeza" agrumi

Ieri sul quotiano LA SICILIA è apparso un articolo che discende dalla riunione tenutasi a Palermo martedì scorso.

Finalmente verrà fatto il bando per spendere i soldi già stanziati, 10 milioni di euro.

I soldi verranno suddivisi fra coloro i quali hanno già estirpato gli agrumeti in seguito ad una Ordinanza di eradicazione dell'osservatorio per le Malattie delle Piante di Acireale.

E ieri sul sito www.freshplaza.it è stata aperta una sezione dedicata (clicca qui).

Nella suddetta sezione ieri è apparso un primo articolo/intervista al dott. Sebastiano Cosentino, noto operatore commerciale di Lentini (clicca qui), che riporto - con copia/incolla.

Sebastiano Cosentino: il virus della Tristeza potrebbe costituire l'occasione per il rinnovo del parco varietale agrumicolo siciliano

Per il suo speciale approfondimento sul Citrus Tristeza Virus (CTV), FreshPlaza ha intervistato Sebastiano Cosentino dell'omonima azienda di Lentini (provincia di Siracusa) per raccogliere il suo commento sulla problematica.

"Noi stessi, negli agrumeti dove sospettiamo la presenza del virus, provvediamo al reimpianto - riferisce Sebastiano - attraverso la metodologia dell' "interfila"."

"Auspico - prosegue l'imprenditore - che la fitopatia costituisca un'occasione per aggiornare l'assortimento agrumicolo siciliano mediante l'introduzione di nuove varietà, in linea con le richieste del mercato."

Da questo punto di vista, Sebastiano Cosentino avverte l'esigenza di una collaborazione più continua e puntuale con il settore della ricerca: "Per scongiurare il rischio che i produttori agiscano senza alcun coordinamento o indicazione, con successive ricadute negative in termini di mancata programmazione delle coltivazioni, eventuali sovrapproduzioni o investimenti in varietà non idonee alle nostre caratteristiche geografiche."

Lo sforzo di rinnovamento da parte degli imprenditori non va tuttavia lasciato senza sostegno: "Abbiamo bisogno di uno snellimento delle pratiche burocratiche per l'accesso a forme di finanziamento che rendano economicamente sostenibile la lotta alla virosi. Gli stanziamenti vanno erogati con criterio, favorendo l'introduzione di piante certificate virus-esenti e prevedendo anche che per 5 o 6 anni le imprese che hanno rinnovato gli impianti potrebbero rimanere senza un reddito, in attesa dell'entrata in produzione delle piante."

"Confidiamo - conclude Cosentino - che il nuovo Assessore all'Agricoltura della Regione Siciliana operi nella ricerca di rapide soluzioni; nel frattempo, chi fa impresa non può però fermarsi ad attendere."