Le sistemazioni idraulico-agrarie sono davvero importanti per la buona riuscita delle coltivazioni, di qualunque coltura sia arborea che erbacea.
Ricordo che una delle prime cose che il mio "maestro" dott. agr. prof. Vito Sardo mi disse quando nel 1985 entrai nel suo Studio fu questa:
"tutti pensano a come irrigare in estate, ma nessuno pensa a come eliminare le acque in eccesso in inverno". E questa cosa fa parte delle sistemazioni idraulico-agrarie.
Non basta, quindi, realizzare un impianto di irrigazione che funzioni, ma bisogna anche tener conto delle pendenze in base al tipo di terreno in cui si opera ed in base alle colture da impiantare.
Tutte quelle operazioni propedeutiche alla messa a coltura dei terreni, di conseguenza, come lo scasso ed il livellamento del terreno, riusciranno a far mantenere in vita la coltura da impiantare, anche nel caso di erbaee.
C'è chi semina frumento senza pensare che, essendo una coltura invernale, potrebbe avvenire che a causa di inverni piovosi si verifichino accumuli di acqua tali da compromettere non solo l'accestimento o la spigatura, ma la sopravvivenza stessa delle giovani piantine.
Il problema "ristagni idrici" nelle colture arboree, poi, è ancor maggiore, poichè le radici interessano una porzione di terreno ancor più profonda e le "zone asfittiche" aumentano a dismisura.
Ahimè le sistemazioni idraulico-agrarie costano, ed anche parecchio, ma sono alla base delle coltivazioni; risparmiare su di esse non è mai produttivo, ed evitarle ... è ancor più costoso di non effettuarle!
Ringrazio ancora una volta il dott. agr. prof. Vito Sardo per aver "messo l'accento" su questa problematica.
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