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I nuovi limonicoltori - la Turchia 3°– i conteggi

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Dopo le fotografie mostrate nei giorni scorsi arriviamo alle “note dolenti”, ovvero i costi di produzione, che poi sono quelli che “ci mettono fuori gioco” per una concorrenza sleale senza pari!
Dai dati raccolti, su mia richiesta, dal collega dott. agr. Francesco (Ciccio) Platania, si comprende benissimo perchè la nostra limonicoltura arranca … non ce la facciamo con i costi di produzione!
Leggete attentamente i dati qui sotto; i dati sono espressi in Euro (anche quelli Turchi):

 

  Turchia Italia
operaio 14,81 50,00
contributi previdenziali 0,00 25,00
energia elettrica €/Kw 0,11 0,33
gasolio agricolo 1,57 0,90
concime (S.A.)/q.le 18,52 35,00
IMU/Ha 0,00 750,00-800,00
IVA (aliquote) 2% – 4% – 8% 4% – 10% – 22%
prezzo vendita limoni sulla pianta €/Kg 0,25 – 0,40 0,13 – 0,25

Leggendo i dati si rimane di stucco … i costi sono davvero molto bassi, eccezion fatta per il gasolio agricolo.
I costi maggiormente più bassi sono:

  • operai: ogni operaio italiano ne lavorano tre turchi
  • non ci sono costi previdenziali
  • l’energia elettrica costa meno di un terzo, poichè il costo al Kw in Italia viene, poi, gravato di altre voci quali “uso delle reti”, “dispacciamento” e le tasse successive
  • il costo del concime (pari “titolo”) è della metà, e di ciò ne avevo già parlato
  • non vi è l’esosissima IMU (momentaneamente sospesa)
  • le aliquote IVA sono di gran lunga più basse
  • il prezzo di vendita è il doppio di quello che si riscontra mediamente in Sicilia, eccezion fatta per i “verdelli” che hanno quotazioni superiori

Insomma la Turchia con i suoi investimenti … col suo accordo commerciale di interscambio GAS/AGRUMI … con i suoi costi di produzione inferiori … ci darà davvero del filo da torcere nei prossimi anni!

Ringrazio Ciccio Platania per le foto ed i dati raccolti.

Commenti

  1. Siamo fuori mercato per tanti motivi non solo per i costi di produzione...., per potere competere ci vogliono barriere all'entrata (dazi) su i prodotti che equalizzano il "sistema Italia" ai paesi Mediterranei ed extra-europei. Avere prezzi di vendita più elevati accorciando la filiera potrebbe agevolare, ma a 25cent/Kg per la pezzatura 24/30 non si va da nessuna parte....i costi di irrigazione incidono notevolmente. Cordiali saluti

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