Da sabato sera l'Etna è in fortissima attività.
Esplosioni, emissione di cenere e lapilli, emissione di lava.
Certo ... i turisti saranno contenti, ma tutti gli altri? Gli agricoltori, danneggiati già ripetute volte, gli abitanti, i cui tetti sono stati bersagliati dalla cenere e dalle pietre, le Amministrazioni comunali, che hanno dovuto mettere in bilancio soldi per ripulire le strade e renderle sicure.
Insomma: ogni volta c'è un pro e molti contro; ma non possiamo farci nulla la natura è questa e non possiamo modificarla.
Potremmo, però, modificare il sistema che rimborsi coloro i quali sono stati danneggiati, e non solo gli agricoltori, ma anche i singoli cittadini nelle loro case (e sappiamo tutti cosa costi ripulire i tetti dalla cenere), i comuni da spese straordinarie di pulitura e ... anche le società che da questa eruzione subiscono un danno.
In questo sì che la Politica dovrebbe fare qualche cosa!
Queste foto che pubblico sono quelle che le webcam dell'INGV irradiano via internet, e danno l'idea di cosa sta succedendo in cima al Vulcano, ma non danno l'idea di cosa succede qui da noi, con la cenere che arriva copiosa.
L'aeroporto di Catania è chiuso; tutti i voli cancellati. Questo è un altro danno enorme ... chi lo rimborsa? Nessuno ... si subisce, con immenso disservizio.
Tutti i voli dirottati a Palermo.
Non si potrebbe attivare l'aeroporto di Comiso, molto più vicino, per queste emergenze?
E' stato chiesto più volte, ma ... niente! Nessuna risposta.
E ieri fra i comunicati che la SAC ha diramato ce n'è uno che indica proprio questo. Faccio "copia/incolla":
15 Dicembre 2013 - 19:00
Eruzione Etna. Chiuso spazio aereo Sicilia sud orientale Mancini (ad Sac): «le Istituzioni trovino il modo di rendere l’aeroporto di Comiso alternato di quello di Catania durante le situazioni di necessità»
In merito all’attività stromboliana del vulcano Etna, la Sac informa che, dopo attenta valutazione della situazione da parte dell’unità di crisi, l’Enac ha deciso di chiudere l’intero spazio aero della Sicilia sud orientale (che include gli aeroporti di Fontanarossa e Comiso) a partire dalle ore 18.24. Nel dettaglio, per quanto riguarda lo scalo di Fontanarossa, si registrano 26 arrivi dirottati e 21 partenze cancellate. La prossima riunione dell’unità di crisi sarà alle 05.30 di domattina. In merito alle emergenze dovute alle emissioni di cenere lavica da parte dell’Etna, l’amministratore delegato della Sac, Gaetano Mancini, ha espresso l’auspicio che «le Istituzioni trovino il modo di rendere l’aeroporto di Comiso alternato di quello di Catania durante simili situazioni di necessità, considerato come l’utilizzo dello scalo di Comiso potrebbe limitare al minimo indispensabile i disagi per i passeggeri, evitando di penalizzare eccessivamente il territorio».
Schema della dispersione delle ceneri.
E questa volta non saranno contenti gli agrumicoltori della Piana di Catania, che si ricordano ancora il danno avuto (e non rimborsato mai da nessuno) nel corso della lunghissima eruzione del 2002, allorquando oltre il 50% della produzione andò perduta a causa delle cenere dell'Etna caduta, come in questo caso, sui frutti maturi e pronti per essere raccolti.
Chiudo questo lungo post sull'eruzione dell'Etna con le immagini del tracciato del sismografo di Mascalucia, sapiente mente condotto dal dott. Mario Di Guardo e del tracciato del sismografo dell'INGV.
Altre foto riprese da altre webcam:
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