Passa ai contenuti principali

Sulla siccità nella Sicilia Orientale


Ho scritto decine e decine di post sulla siccità che da due anni ha colpito la Sicilia Orientale.
Oggi pubblico alcuni dati interessanti, dati ufficiali delle quote di invaso dell’ “Ogliastro”, dati pubblici, che potete consultare sul sito internet del Consorzio di Bonifica 7 – Caltagirone: http://www.consorziobonifica7caltagirone.it/
Anno Volume di acqua
disponibile in mc.
15-12-2006 65.707.500
30-12-2007 72.195.000
31-12-2008 68.217.000
30-12-2009 80.318.800
31-12-2010 72.756.000
30-12-2011 50.431.600
31-12-2012 35.568.300
31-12-2013 23.648.500
03-02-2014 33.692.400
Come si vede molto bene dalla tabella sopra esposta, una lieve flessione si è avuta a fine anno del 2010, ma a partire dal 2011 le minori precipitazioni non hanno consentito che la quota di invaso venisse ripristinata (dopo i prelievi estivi); la situazione si è acuita nel 2012 e nel 2013: in quest’ultimo anno, infatti si nota come la disponibilità di metri cubi di acqua invasati è 1/4 (un quarto) rispetto a quella del 2009.
Solo con le piogge di fine dicembre e di una settimana fa la quota ha avuto un rialzo, ma rimane pure sempre deficitaria.
E nella stagione irrigatoria 2014 … che si fa???

Commenti

  1. Corrado pensa che noi nell'entroterra abbiamo una diga, dove l'acqua non viene utilizzata a nessuno scopo e tutti conosciamo i problemi di siccità in Sicilia. Mi riferisco alla diga Morello di Villarosa che è stata costruita negli anni '60 e che se funzionasse, potrebbe risolvere il problema idrico ed energetico della cittadina e poter usare l’acqua per scopi irrigui specialmente in una terra come la nostra dove l’acqua risulta una risorsa preziosa. La Diga Morello di Villarosa ha un volume massimo di regolazione di 15,83 milioni di m3 e un volume massimo autorizzato di 14,80 milioni m3. Fu costruita dal 1969 al 1973 ed ha un bacino idrografico sotteso di 102 Kmq. In origine fu costruita per portare l'acqua nella miniera di Pasquasia (dove si sospetta vi siano al suo interno rifiuti tossici) per il lavaggio del minerale e poi con la chiusura della miniera di sali potassici la diga è gestita dal Consorzio di bonifica n. 6 di Enna. Abbiamo tante risorse in Sicilia, basterebbe valorizzarle e adottare politiche di prevenzione che evitino quei disagi che ogni estate assistiamo. Se non ora quando farlo?

    RispondiElimina
  2. A tal proposito Corrado voglio scrivere riguardo la Diga Morello di Villarosa. Essa ha un volume massimo di regolazione di 15,83 milioni di m3 e un volume massimo autorizzato di 14,80 milioni m3. Fu costruita dal 1969 al 1973 ed ha un bacino idrografico sotteso di 102 Kmq. In origine fu costruita per portare l'acqua nella miniera di Pasquasia (Dove si sospetta ci siano rifiuti tossici) per il lavaggio del minerale e poi con la chiusura della miniera di sali potassici la diga è gestita dal Consorzio di bonifica n. 6 di Enna. Penso che sia mal gestita e possa essere maggiormente valorizzata. Quell'acqua è preziosissima per scopi idrici e irrigui invece di essere sversata nei torrenti senza alcun beneficio per i cittadini, l’agricoltura e le municipalità. Abbiamo tante risorse basterebbe adottare le giuste politiche di prevenzione per evitare i disagi della siccità che tutti noi siciliani subiamo.

    RispondiElimina
  3. una diga che funzionerebbe benissimo è la diga "Pietrarossa" ,funzionerebbe perche il fiume che la dovrebbe alimentare è un fiume di notevole portata,solo che questa opera completa per il 90% non è stata completata perche la sovraintendenza ai beni culturali di Enna ne blocco i lavori per il ritrovamento di un rudere (almeno questa è la versione ufficiale) una diga che dovrebbe avere un volume di circa 50 milioni di m3, la vergogna è che sono stati spesi tra espropri e lavori 150.000.000.000 di lire e l'acqua del fiume si và a perdere al mare !

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Agea, se ci sei batti un colpo!

Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!  

Che fine ha fatto il saldo PAC 2022

Continuo a ricevere messaggi di agricoltori che ad oggi non hanno ricevuto il saldo del premio PAC dall'Agea, eppure settimane fa l'Agea sul sito internet istituzionale vantava di aver eseguito tutti i pagamenti. Un ente irraggiungibile. E che fine hanno fatto i due aerei che l'Agea possedeva, messi all'asta e di cui non si è saputo più nulla? Misteri ... 

Premio PAC in pagamento

Controllate i vostri conti correnti: il premio PAC è in pagamento dalla data del 16 ottobre scorso. E .. poi ci saranno quelli che si lamenteranno per i ritardi, o perchè non sono stati pagati perchè pratiche a controllo ...