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Lettera dall'Avv. Lina Arena

Ricevo e pubblico

Leggo dalle  pagine del suo giornale   di pianti e lacrime per la fine della sezione distaccata del Tar di Catania ma nessuno dei partecipanti al dolore collettivo  che abbia fatto una doverososa riflessione sulle ragioni del grande carico di ricorsi e sui costi subiti dai siciliani per mantenere una fetta di giurisdizione che trae alimento da una pessima amministrazione della cosa pubblica. Nessuno tra parlamentari in lacrime, magistrati e avvocati di grido che abbiano denunciato l'incultura, la rozzezza , la slealtà e la scorrettezza di una burocrazia locale e statale che ha operato ed opera al di fuori delle norme di legge formando atti amministrativi affetti da vizi che hanno turbato gli interessi o i diritti di privati o di operatori commerciali che hanno avuto rapporti, sovente delittuosi, con la PA.Alle doverose lagne per la fine della sezione ed il trasferimento nella capitale isolana si sarebbe dovuto almeno  formulare , soprattutto da parte degli esperti ,un giudizio negativo sull'operato della PA , sul contenuto caotico delle leggi sfornate da un Parlamento interessato ad utilizzare e magari stravolgere i poteri pubblici per fini elettorali o di privati manager e/o profittatori di un interesse pubblico sotteso a conferire vantaggi ad amici e conoscenti degli alti burocrati. I TAR e quello di Catania, in particolare hanno reso un ottimo servizio nel senso che il diritto pubblico , magari in forme travagliate, è stato applicato nella realtà ma , se attenzioniamo lo stato penoso dell'Isola e delle province da esso regolate, si sarebbe dovuto suggerire un intervento legislativo riparatore dei vizi delle leggi e dei procedimenti amministrativi da esse derivati. Il settore penale, ingolfato di processi a carico dei famosi colletti bianchi, può convalidare il mio assunto e rendere più lieve il dolore manifestato per la fine di una sezione gloriosa del TAR di Catania.Da ultimo, perchè non suggerire la creazione di una sezione speciale dei Tribunali ordinari ?
avv. Lina Arena

Commenti

  1. Egregio avvocato purtroppo le prefiche esistono dai tempi antichi. Spesso chi si indigna e commiserandosi si batte il petto, lo fa al solo scopo di non recare su di lui il sospetto. Per fare fronte all'ingiustizie scaturite dall'incompetenza dei nostri burocrati ci vorrebbe un tribunale per ogni paese, altro che ridimensionare le sedi esistenti.

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