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Lettera di Lina Arena

Ricevo una lettera che l'avvocato Lina Arena ha trasmesso al quotidiano LA SICILIA, e pubblico.

Egregio direttore,
leggo che il premier Renzi ha lanciato l'originale idea  del provvedimento di " sblocco" nel senso che gli italiani saranno finalmente liberi di fare ciò che vogliono. Il tutto entro il mese di luglio con un termine di 15 giorni ultimativo per la segnalazione da parte dei Sindaci. Orbene, da quel che ho letto, sono 4  le richieste fatte da Bianco ma solo tre sono state menzionate nel suo giornale. Manca forse l'Urbanistica? Se  proprio questo è il buco mancante nella previsione del sindaco , non rimane che attendere  la totale devastazione del territorio perchè potranno venir meno oppure essere semplificati al massimo , autorizzazioni, licenze, controlli preventivi  ed ogni altro strumento che possa limitare la sfrenata fantasia dei catanesi  di elevare fino al cielo i famosi " muri" che nessuno potrà mai abbattere. Neanche  facendo ricorso alle famose rivoluzioni  rosse che  in altre parti del mondo hanno disotterrato le libertà civiche.Nella nostra sfera terrestre , la libertà di edificare  è diventato un diritto  assoluto  , costituzionalmente garentito  e che nessuno può mettere in discussione neanche  con lo strumento del piano regolatore. Ignoriamo che proprio è l'ambiente ad essere  costituzionalmente  previsto e tutelato e che gli amministratori  ed i sindaci, in modo particolare, sono gli organi  obbligati  a regolamentare i suoli dei privati. Che l'obbligo sia stato eluso è la triste constatazione che nell'oggi dobbiamo fare  e che forse Renzi e il renzismo intendono  sul tutto sorvolare.
Cordialità
Lina Arena

Commenti

  1. Egregio avvocato aspettiamo che il “comico” finisca la battuta prima di applaudire o fischiare, a meno che Ella non conosca già il copione, magari in passato portato in scena da qualche compagnia di parrocchia. Oggi per poter avere una Concessione Edilizia bisogna districarsi in un ginepraio di Leggi Nazionali, Leggi Regionali, Normative, Ordinanze e Pareri di Competenza, che a volte contrastano tra di loro e danno facili appigli ad interpretazioni soggettive dando spesso ragion di essere a porcate urbanistiche colossali.
    Pertanto uno snellimento procedurale accompagnato da una chiara e univoca normativa non farebbe altro che bene soprattutto al già martoriato territorio.
    E poi, nel momento in cui i suoi paventati timori iniziassero a prendere corpo, non penso Le manchi scienza per denunciare l’abuso anziché ad un giornale all’organo competente.

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