Ieri sul quotidiano LA SICILIA il sig. Giuseppe Damaschino si è vista pubblicare la sua lettera, nella quale non solo lamenta che le sue arance, vendute a 4 centesimi al chilo, non sono state ancora pagate (mi fa compagnia), ma che vede solo e soltanto pagamenti (mi fa compagnia anche qui).
Leggete l'amaro sfogo di un agricoltore ...
E cosa dovrei commentare se é da diversi anni che grido ai quattro venti sino alla nausea questa situazione. Cosa si potrebbe aggiungere a quanto già scritto dal signor Damaschino? Lo dico e lo ripeto la stragrande maggioranza delle aziende agricole si trova in queste situazioni, ovvero sopravvive solo perché riceve (a quando li riceve) i fondi elargiti da AGEA, pertanto sono clinicamente MORTE. Basta staccare la "spina" che il paziente spira immediatamente. Una soluzione!? Non esiste! Una panacea che risolva il problema dall'oggi al domani non c'é. A mio modesto parere bisogna iniziare un percorso, un percorso molto faticoso e doloroso al tempo stesso, zeppo di scelte coraggiose, che ci conduca alla creazione di un sistema coerente. La prima cosa da fare a partire da subito? NON SI VENDE IL PRODOTTO SOTTOCOSTO. Perdiamo tutta la produzione? Cosa ci cambia? Ricordatevi che per produrre 10 t. di arance occorrono mediamente 2300 euro, pensate che 400 euro di ricavo risolvono i problemi????
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