Nelle catene della GDO, soprattutto quelle tedesche, oltre alla ortofrutta olandese ... o alle mozzarelle tedesche e polacche ... potete trovare anche caffè prodotto in Germania.
Chiaramente i tedeschi "fanno squadra" per i loro prodotti, e li impongono nei supermercati, non altrettanto fanno le amministrazioni locali allorquando rilasciano le licenze.
Che fare, quindi, innanzi questa ondata di ingressi extra-nazionali?
Ahimè la sola arma disponibile è il consumatore, il quale andrebbe educato ad acquistare leggendo l'etichetta e, nel limite del possibile, acquistare prodotti con indicato il marchietto "IT".
Egregio Dott. condannare le amministrazioni locali per l'eccessiva larga mano nel rilasciare licenze a GDO non italiana mi sembra un giudizio piú da istinto che da intelletto, in quanto non esiste norma o Legge che ne vieti l'apertura sul nostro territorio.
RispondiEliminaPer quanto riguarda l'indottrinamento del consumatore nazionale credo sia ardua impresa, poiché in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo esso ascolta molto di piú la sua tasca che i nostri consigli, e poi, non si stupisca piú di tanto per i prodotti provenienti da paesi come la Germania, quello che invece deve farci riflettere e nello stesso tempo denunciare, é quanto emerso dall'ultimo report pubblicato dall'ufficio studi di MEDIOBAMCA dove si evince che il 67% delle merci a marchio MADE IN ITALY sono prodotte all'estero, con tutte le conseguenze economiche negative che ne derivano per il nostro paese. Quindi che senso ha oggi invogliare il consumatore a comprare prodotti a marchio IT quando di italiano hanno ben poco?.
Egregio dott.Vigo,quello che viviamo oggi è il frutto di un progetto nato nei primi anni 70 negli USA,nel corso di un trentennio è stato perfezionato ed esportato in tutto il mondo,esso si chiama internazionalizzazione e globalizzazione,in europa è stato perfezionato con l'introduzione dell'EURO,chi l'ha ideato non è un fesso,per prima ha corrotta l'informazione,affinchè si limitasse a disinformare e confondere l'opinione pubblica,poi nel corso di un trentennio ha imposto una politica di bassi salari stipendi e pensioni,costringendo la gente a rivolgersi alle banche per acquistare i beni essenziali,poichè nel corso degli anni ci siamo sempre più impoveriti-
RispondiEliminaIl progetto era di eliminare dove possibile o limitare il più possibile le sovranità nazionali,ci sono riusciti,in europa l'EURO è stato il grimaldello che ha scassinato gli stati sovrani,ora pochi soggettin a livello mondiale decidono per tutti,di fronte a tutto ciò,sentir parlare di MADE IN ITALY e PRODOTTO ITALIANO la domanda viene spontanea,questi signori che usano queste terminologie si rendono conto che MADE IN ITALY(sovranità nazionale),cozza con il significato -INTERNAZIONALIZZAZIONE oppure nominare la parola prodotto italiano(sinonimo di identità nazionale) cozza con il termine globalizzazione?Non si può invocare il made in ITALY senza parlare di frontiere,confini,dogane e protezione nazionale, e nel contempo essere nell'era della globalizzazione-
UN minimo di buonsenso non guasterebbe,peccato che molta gente ,come dei perfetti fessi si fanno abbindolare da belle parole vuote di significato -