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L'insolenza e la truffa

Oggi riporto un fatto accaduto una decina di giorni fa. Un fatto gravissimo! E lo riporto per mettere in guardia tutti gli agrumicoltori.
In una annata di scarsità di prodotto, ma con prezzi mediamente sostenuti, ecco cosa succede:
un commerciante di arance, se così si può chiamare, va da un agricoltore; gira l'appezzamento per controllare la produzione, stimarne il quantitativo e fare una offerta al produttore, offerta "a colpo" (o a "strasalto" o "a getto di rete").
La richiesta che viene fatta dal produttore non è (guarda caso) consona al commerciante, e quest'ultimo, dopo qualche battuta, anzichè salutare ed andarsene, scrive un assegno di € 10.000,00 e lo dà in mano al produttore.
Il produttore protesta dicendo che "l'affare" non è concluso perchè non si è arrivati alla definizione di un prezzo composto fra le parti, ma proprio mentre parlava dicendo questo ... ecco che il commerciante sale in macchina insieme al mediatore, o "sensale", (che ormai per nulla fanno questo mestiere ... sono solo impiegati dei commercianti) e va via.
Il produttore comincia immediatamente a telefonare al commerciante per tornare l'assegno non concordato, ma il commerciante non risponde, così come non risponde nemmeno il mediatore.
Allora il produttore chiede al suo fido operaio di consegnare al mediatore l'assegno ricevuto senza la definizione della trattativa.
Il fido operaio, successivamente, contatta il mediatore e consegna l'assegno.
E qua ... si scatena l'insolenza e la truffa.
Il commerciante che fa? Spara un telegramma al produttore richiedendo la doppia caparra, poichè il produttore, a suo dire, ha rotto l'affare concluso!
E non finisce qui: dopo qualche giorno, dopo le proteste verbali del produttore, il commerciante spara un altro telegramma col quale diffida il produttore dal far raccogliere le arance da altra ditta, e promette di "inibirgli" la raccolta in tutti i modi.

Insomma ... il commerciante (che secondo me non può definirsi tale, perchè opera al limite dell'usura) non solo ha bloccato unilateralmente la vendita di un produttore, ma ha messo in atto una vera e propria truffa, perchè lo ha messo in condizioni di accettare obtortocollo una trattativa che non era conclusa per la mancata definizione del prezzo ... e ... il bello è che questo commerciante (catanese) continua a girare per le campagne ...

Un appello agli agrumicoltori: fate molta attenzione a chi vendete, come vendete e come concordate i pagamenti ... se ne sentono di tutti i colori!!!

E' proprio il caso di scrivere: che schifo!

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