Per qualche giorno mi occuperò della Xylella Fastidiosa, il temibilissimo batterio che è stato riscontrato in Puglia, e che interessa centinaia e centinaia di piante.
Qualche giorno fa è stato realizzato un apposito focus a cura dell'Osservatorio per le malattie delle piante, e da oggi per qualche giorno l'attenzione sarà rivolta alla Xylella Fastidiosa.
L'Assessorato Agricoltura ha recentemente messo a disposizione una pagina internet informativa, dal quale nei prossimi giorni farò "copia/incolla" solo al fine di divulgare i contenuti:
Su questo argomento abbiamo letto di tutto ... di cose giuste ... di bufale ... e, quindi, mi sembra doveroso informare i lettori del blog.
Da Wikipedia:
Xylella fastidiosa Well, Raju et al., 1986[2][1] è un batterio Gram negativo della classe Gammaproteobacteria, famiglia delle Xanthomonadaceae, che vive e si riproduce all'interno dell'apparato conduttore della linfa grezza (i cosiddetti vasi xilematici, portatori di acqua e sali minerali). X. fastidiosa è in grado di indurre pesantissime alterazioni alla pianta ospite, spesso letali[2]. Con queste caratteristiche, il microrganismo è noto per i gravi danni che è in grado di arrecare a varie coltivazioni agricole, essendo all'origine della malattia di Pierce nella vite, della clorosi variegata (CVC) degli agrumi in Brasile. Il batterio, di difficile isolamento, è a crescita molto lenta in coltura axenica[3].
Inoltre, una sottospecie di X. fastidiosa è all'origine del Complesso del disseccamento rapido dell'olivo (CoDiRO), una gravissima fitopatologia che ha fatto la sua comparsa nell'agricoltura italiana a partire dagli anni 2008/2010[4], colpendo in modo pesante gli appezzamenti olivicoli del Salento[5][6].
Sono oltre 100 le specie di piante affette da Xylella spp.[7], con malattie quali il mal di pennacchio nel pesco, la bruciatura delle foglie di oleandro, il cancro degli agrumi; è stato segnalata una notevole incidenza anche su prugno, ciliegio e mandorlo.
... continua ...
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