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Nuove norme per la condizionalità

Sul sito internet pianetapsr.it è riportato un articolo su come cambiano le norme della condizionalità, a firma di Antonio Frattarelli e Davide Liberati, reperibile a questo link:
http://www.pianetapsr.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1535
In "copia/incolla" ecco l'articolo per intero.

Condizionalità, in arrivo norme più sostenibili

I nuovi criteri garantiscono ai beneficiari un trattamento equo  ispirato al principio di proporzionalità: il livello dei pagamenti sarà commisurato alla reale quantità dei benefici ambientali apportati
In arrivo le nuove norme per l'attuazione del regime di condizionalità: le novità sono contenute nel decreto ministeriale n. 3536, dell'8 febbraio 2016, sulla "Disciplina del regime di condizionalità e sulle riduzioni ed esclusioni per i beneficiari dei pagamenti PAC". Il provvedimento, firmato dal Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, entrerà in vigore con la prossima pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. La necessità di varare un nuovo provvedimento di base, senza procedere alla semplice integrazione del Dm n.180 del 23 gennaio 2015, nasce dal fatto che l'inizio della nuova programmazione nell'ambito del 1° pilastro e l'entrata in vigore dei nuovi regolamenti sui controlli PAC, sono intervenuti successivamente all'intesa nella Conferenza Permanente Unificata fra Stato e le Regioni del 18 dicembre 2014 per il decreto 180. Pertanto, si è reso necessario il varo di un provvedimento che accogliesse le diverse novità introdotte dai nuovi regolamenti.Più nel dettaglio, il decreto introduce le modifiche previste dai nuovi Regolamenti sui controlli per i beneficiari dei pagamenti diretti e dei programmi di sviluppo rurale (Reg. UE n. 640/2014 e Reg. UE n. 809/2014). Con questo intervento giuridico si completa la riforma del quadro nazionale della condizionalità per la programmazione 2014-2020, avviata con il decreto n.180 del 23 gennaio 2015.Le  norme attuative delle suddette novità sono state implementate nella maniera più sostenibile possibile per i nostri agricoltori. 
  • 1. A fronte dell'obbligo di applicare, in caso di inosservanza degli impegni dello sviluppo rurale, le conseguenti riduzioni dei pagamenti per gli impegni pluriennali, anche ai premi degli anni precedenti, si è stabilito di applicare retroattivamente tali riduzioni solo se viene dimostrato da parte dell'Organismo di Controllo che le infrazioni sono realmente avvenute anche negli anni precedenti. 
  • 2. Inoltre, nel caso di applicazione retroattiva, per attenuare la portata delle riduzioni dei pagamenti, si è proceduto a dimezzare le percentuali di riduzione dei pagamenti dello sviluppo rurale. Tutto ciò per assicurare che le riduzioni fossero proporzionali al livello dell'infrazione e che soprattutto fossero eque, non assumendo alcunché senza che venga dimostrato.
  • 3. Infine, è stato introdotto il cosiddetto concetto di "gruppo di impegni", per l'ambito dello sviluppo rurale, in analogia con quanto già vige per le riduzioni di condizionalità. Anche quest'ultimo elemento rende i pagamenti più proporzionali alle esternalità ambientali positive che vengono prodotte dall'agricoltura.
Dall'incrocio di queste norme applicative, ne risulta un quadro più equilibrato che, nel mantenere fermo il principio che in presenza di minori benefici ambientali i pagamenti devono essere necessariamente ridotti, assicura al contempo al beneficiario un trattamento più equo.

Antonio Frattarelli
Davide Liberati

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