L'Assessore on.le Antonello Cracolici risponde oggi sul quotidiano LA SICILIA alle perplessità del "Bando Siccagno".
Ci resta male ... che è stato sollevato il problema, e fra l'altro dice pure che questa "accusa", come la chiama lui, non dovrebbe partire da chi, come me nel mio piccolo, ricopre ruoli istituzionali.
Ci resta male, ma ... ho riferito le enormi preoccupazioni che nascono se si legge la bozza del Bando. Punto. Basta leggerla. Poi la si deve pure studiare, perchè leggerla non basta.
E nella bozza del Bando, ribadisco, c'è scritto quanto riportato in rigoroso "copia/incolla"; nella bozza del Bando in nessuna parte viene riportato che "le imprese possono presentare i progetti come se la condizionalità posta dalla Commissione europea fosse superata" (cit.).
Mi fa piacere che l'Assessore ammetta pubblicamente ciò; ma ci piacerebbe vederlo per iscritto nel Bando, così da non ingenerare, a progetti fatti, a progetti in esame dalla Amministrazione, ogni possibile incomprensione.
In ultimo: caro Assessore non ho mai seminato paura, mai. Riporto principalmente fatti, supportati da documentazione, impressioni, da chi nel campo c'è professionalmente da "soli" 32 anni, e lamentele da parte del mondo agricolo, che mi scrive, che mi telefona, e che vorrebbe, come noi tutti, produrre ritraendo un reddito per le proprie famiglie, ma aggiungo presidiando il territorio e garantendone la salvaguardia.
Vai Corrado che siamo con te in questa paradossale vicenda.
RispondiEliminaEmblematica, ma molto significativa, appare la presa di posizione del ns. presidente (?) della federazione regionale.