Oggi riprendo le "pillole" sulla Misura 4.1 del PSR Sicilia 2014/2020, facendo "copia/incolla" dalle Disposizioni Attuative.
Oggi pubblico la documentazione necessaria per effettuare il collaudo delle opere eseguite.
Note dolenti: troppi documenti, troppe "carte"!
E in mezzo ai "35 documenti" da preparare riecco l'assurda dichiarazione da apporre nelle quietanze liberatorie: "che sui beni forniti gravi alcun privilegio, patto di riservato dominio o diritto di prelazione".
Ma qualcuno vuole spiegarmi su un bene fornito da una ditta come si fa ad avere un diritto di prelazione o un patto di riservato dominio, ad esempio su una pianta di arancio ... o su un filtro per un impianto di irrigazione, o ancor peggio sulla fattura delle prestazioni prestazioni professionali?
Una frase che discende da qualche vecchio "copia/incolla" su acquisti di terreni ... riportato adesso "su tutto" ...
Scrivevo nel 2011 su questo punto (http://corvigo.blogspot.it/2011/07/sburocratizzare-4.html):
"Ma vi immaginate che un fornitore di beni, ad esempio del tubo del drenaggio o del ghiaino dei drenaggi venga “aggredito” da qualcuno e che per prelazione … quello vada in campagna e vada a sfilarsi il tubo del drenaggio o il ghiaino da sottoterra?
E per la fattura del tecnico … il diritto di prelazione come si esercita? Viene qualche vicino della ditta e …. sgomitando vuole pagare lui la fattura “per prelazione”???
O ancora mentre si irriga, nel caso della realizzazione di un impianto irriguo, viene qualcuno e … esercitando “un privilegio” prende i tubi e se li porta in campagna da sè o … che??? "
1. relazione tecnica sullo stato di attuazione dell’iniziativa progettuale, comprendente anche eventuali varianti non sostanziali apportate specificandone le motivazioni.
2. computo metrico consuntivo “Contabilità dei lavori” (le voci di spesa devono essere riportate nello stesso ordine del progetto approvato, nonché riportare il riferimento della relativa fattura o documento fiscalmente valido – giustificativo di spesa);
3. elaborati tecnici relativi a tutte le opere realizzate (piante, prospetti, sezioni), ove pertinenti;
4. dichiarazione del tecnico progettista e/o direttore dei lavori resa ai sensi dell’art.49 L.R. 13/86 attestante:
la corrispondenza tra la contabilità dei lavori, opere realizzate e giustificativi di spesa;
che i lavori sono stati eseguiti a regola d’arte, con buoni materiali e idonei magisteri;
che tutti i materiali, macchinari, impianti ed attrezzature relative alle opere documentate sono stati acquistati ed installati nell’azienda allo stato “Nuovi di fabbrica”;
che la documentazione di spesa allegata è regolarmente intestata e che si riferisce a spese sostenute unicamente all’iniziativa progettuale oggetto di finanziamento;
che le fatture regolarmente quietanzate riportano le quantità, il prezzo unitario, il numero di matricola e la descrizione analitica dell’oggetto della fornitura;
5. dichiarazione d’impegno da parte del beneficiario a ripristinare nel corso del periodo vincolativo (nei 5 anni successivi a decorrere dal provvedimento di concessione del contributo) le opere oggetto di finanziamento (impianti, macchinari, attrezzature, nonché le opere edili), nel caso di incendio e furto delle stesse;
6. dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà del beneficiario attestante che per le stesse opere non sono stati concessi contributi o mutui a tasso agevolato;
7. elenco delle fatture e/o altri titoli di spesa, riportanti i seguenti estremi (numero, data, nominativo del fornitore, descrizione della fornitura, imponibile in euro, iva e importo totale);
8. fatture in originale quietanzate (le fatture devono riportare la descrizione analitica dell’oggetto della fornitura, le quantità, il prezzo unitario, il numero di matricola e/o telaio per le macchine e attrezzature; in caso contrario il fornitore deve produrre apposita dichiarazione); le fatture relative agli onorari di professionisti o consulenti dovranno essere accompagnate dalle parcelle redatte ai sensi del D.M. 140/2012;
9. copia autenticata del libro I.V.A. relativo alle pagine in cui sono registrate le fatture oggetto dell’investimento, ove pertinente;
10. quietanza liberatoria dei fornitori, redatte sotto forma di dichiarazione resa ai sensi del DPR 445/2000, inerenti le fatture relative all’investimento dalla quale si evinca la data di avvenuto pagamento, la modalità di pagamento, la negoziazione o transazione degli assegni e la dichiarazione dalla quale si rilevi che non sono stati riconosciuti abbuoni o sconti di qualsiasi tipo, né che sui beni forniti gravi alcun privilegio, patto di riservato dominio o diritto di prelazione e che gli stessi non abbiano nulla a pretendere;
11. bonifici o ricevute bancarie e/o bollettini o vaglia postali e/o copie assegni (modalità di pagamento previste al punto 5.1 delle Disposizioni attuative e procedurali per le misure di sviluppo rurale non connesse alla superficie o agli animali parte generale PSR Sicilia 2014/2020;
12. estratti del conto corrente attestanti i movimenti effettuati (pagamenti o negoziazione assegni);
13. certificato di conformità rilasciato dall’Ufficio del Genio Civile ai sensi dell’art. 28 Legge 64/74, ove pertinente;
14. collaudo statico ai sensi dell’art. 7 della Legge 1086/71, ove pertinente;
15. certificazione ai sensi della legge 46/90 e s.m. e i. per gli impianti realizzati (elettrici ed altri), ove pertinente;
16. certificato prevenzione incendi rilasciato dai VV.FF., ove pertinente;
17. autorizzazione allo scarico delle acque reflue, ove pertinente;
18. certificato di agibilità rilasciato dal Comune, ove pertinente;
19. certificazione e/o autorizzazioni sanitarie alla lavorazione dei prodotti, ove pertinente;
20. certificazione, rilasciata dal fornitore, di conformità ai preventivi approvati e alle norme CE per le macchine e attrezzature e per gli impianti tecnici e tecnologici, nonché attestazione che le macchine e gli impianti sono nuovi di fabbrica e di prima installazione, ove pertinente;
21. autorizzazione del Genio Civile, in corso di validità, per l’utilizzazione delle acque (rinnovo attingimento), ove pertinente;
22. esercizio all’invaso per le vasche realizzate in terra battuta con sponde in rilevato rilasciato dal Genio Civile ai sensi del D.P.R. 01/11/1959, n. 1363, ove pertinente;
23. documentazione comprovante l’avvenuto collegamento (integrazione) dell’impianto per la produzione di energia da fonti rinnovabili alla rete elettrica di distribuzione, ove pertinente;
24. dichiarazione del direttore dei lavori circa la rispondenza delle opere realizzate non visibili e non ispezionabili con la contabilità dei lavori, ove pertinente;
25. dichiarazione del direttore dei lavori sulla data di inizio e di fine lavori (per gli investimenti materiali e immateriali);
26. verbale pesatura dei profilati metallici, ove pertinente;
27. certificazione attestante l’introduzione in azienda di sistemi di qualità, tracciabilità e gestione ambientale, ove pertinente;
28. certificato fitosanitario e varietale rilasciato dal vivaista fornitore relativamente all’acquisto di materiale vegetativo, ove pertinente, (documento di commercializzazione rilasciato dal produttore del materiale o delle piante per la categoria C.A.C. (Conformitas Agraria Communitatis) ai sensi del decreto legislativo 25 giugno 2010 n. 124 e del D.M. 14 aprile 1997);
29. attestazione di garanzia pluriennale relativamente al materiale utilizzato per la copertura delle colture,
ove pertinente;
30. copia della richiesta cambio coltura presentata al competente Ufficio Tecnico ai sensi del D.L. 266/89 e s.m. e i., ove pertinente;
31. atto di compravendita per l’acquisto di beni immobili (terreni, fabbricati), ove pertinente;
32. delibera del Consiglio di Amministrazione (o autorizzazione da parte dei soci in caso di società semplici) con la quale si autorizza il Legale Rappresentante a riscuotere il contributo, ove pertinente;
33. dichiarazione sostitutiva resa ai sensi del D.P.R. 445/2000 attestante l’iscrizione nel registro delle Imprese Agricole della CCIAA (il certificato di iscrizione al registro delle Imprese Agricole della CCIAA sarà acquisito dall’Ufficio istruttore);
34. fotografie inerenti gli investimenti realizzati anche delle varie fasi per gli interventi non visibili a lavoro ultimato;
35. documentazione inerente alla realizzazione di opere in economia (punto 6.10 delle Disposizioni attuative e procedurali per le misure di sviluppo rurale non connesse alla superficie o agli animali parte generale PSR Sicilia 2014/2020):
- fatture regolarmente quietanzate e relative all’acquisto di materie prime ed eventuali noli e/o
trasporti;
- libro unico, dichiarazione trimestrale relativa alla manodopera assunta, buste paga;
- computo relativo alla utilizzazione di macchine e/o attrezzature aziendali, alle prestazioni di
lavoro apportate dal beneficiario;
- elenco riepilogativo per le materie prime, noli e trasporti;
- elenco riepilogativo manodopera salariata;
- riepilogo dei lavori realizzati, sottoscritto dal progettista-direttore dei lavori, da cui si evinca per ciascuna tipologia di lavoro approvata il personale occupato, il relativo numero di giornate lavorative, il tipo di lavoro svolto ed i mezzi utilizzati con il conteggio delle relative ore e spesa sostenuta.
Follia pura.
RispondiEliminaCiccio
Mio padre (buonanima) mi diceva sempre che in una macchina più optional ci sono, più cose si possono inceppare o rompere….
RispondiEliminaPSR Sicilia 2014/2020….. come prendere per i fondelli migliaia e migliaia di onesti agricoltori, creando per i più solo falsi miraggi d’investimento.
PSR Sicilia 2014/2020….. Ologrammi generati ad hoc per far ingrassare banche e istituti di credito, i quali ad ogni piccolo ritardo burocratico (anche se non dipende dal cliente) rosicchieranno come fameliche termiti ogni cosa.
PSR Sicilia 2014/2020….. Come “bruciare” il più preparato e ostinato giovane che voglia (magari dopo aver conseguito una laurea e che non sia il figlio di …….. ) intraprendere un avventura in campo agricolo.
PSR Sicilia 2014/2020………………
Qualcuno mi chiederà allora chi saranno i veri beneficiari di questo PSR?????
I SOLITI!!!….. i soliti perbacco. I nuovi grandi latifondisti del terzo millennio, i nuovi “baroni”. Saranno loro, a mio avviso, i soli a spartirsi la parte più grossa della “torta”.
Invidia? Penso di no.
EliminaAllora cosa?
Mettere sempre nel secchio, le aziende più grandi e crearne un pasticcio del terzo millennio?
Si deve sempre e vedete sempre il male ovunque?
Non esiste un solo commento nel quale lei sia contento per ció che è stato fatto.
A mio modesto avviso, se la sua non è carenza culturale e penso che non sia questo il problema, mi chiedo cosa spinge una persona a contraddire e trovar il marcio sempre e ovunque.
Chi non ha la forza per intraprendere un cammino quale i psr è meglio non farlo. Nessuno obbliga nessuno a presentar i psr.
Secondo il mio punto di vista, i professionisti, chi cercherà di far presentar alle aziende i psr con un importo "rischioso", ecco sono loro da condannare e qualcuno lo conosco.
Le parcelle sono enormi per la presentazione di un psr.
Lo si spiega mai come poter presentare un psr senza farsi mangiare dai professionisti? No!
I sono un latifondista, ma non sono un barone!
Cordialita.
Antonio.
In effetti anche a me questo bando sembra creato solo per le grandi aziende e i latifondisti, vista la grandissima difficoltà per le piccole aziende di raggiungere sia la dimensione minima prevista dal bando in termini di Produzione Standard Totale sia il punteggio minimo di 25 punti, raggiungibile solo con investimenti abbastanza costosi, soprattutto se non trattasi di aziende biologiche. Sono poi rimasto sconvolto dal vedere che è stato addirittura previsto un punteggio aggiuntivo di 6 punti solo per le aziende di dimensione economica di almeno 50.000 euro, come dire in faccia alle aziende di piccole e medie dimensioni di rassegnarsi e sperare solo che avanzi qualcosa alle grosse aziende. Non credo sia questo il modo di sostenere la nostra agricoltura.
EliminaIo sono un libero professionista, ma non ho mai mangiato nessuno!