Ieri in un supermercato, di una nota catena italiana, l'occhio mi è caduto su di alcune "baguette" precotte e pronte da mettere in forno.
Ebbene, come se nella nostra regione mancassero i panifici, questo pane viene addirittura dalla città di Weißenhorn in Germania, lontana da noi all'incirca 1.733 chilometri.
A parte il costo del trasporto, e l'inquinamento generale per portare il pane dalla Germania a qui, ma mi chiedo: che elementi certi sulla traducibilità alimentare abbiamo?
Quale tipo di frumento è stato utilizzato?
In quale paese è stato prodotto?
Purtroppo non è solo questo alimento ad avere tali caratteristiche, e non è una sola catena di distribuzione a mettere sui banchi questi "dubbi" . Sono tanti gli alimentari prodotti a migliaia di km dal punto vendita, pur rimanendo sul mercato a prezzi competitivi. Di certo c'è chi tratta questi prodotti per avere le carte in regola fa l'equilibrista sul filo della legalità.
RispondiElimina"Tutto quello che non ti uccide ti nutre"
Cosa fare!?...a mio avviso l'importante è COMPRARE SEMPRE i prodotti di cui si conosce e soprattutto COMPRIAMO ITALIANO....
La politica poi e furba.prodotto a Bolzano quindi italiano ma bello stabilimento in Germania.e perché permettono queste cose.cosi possono fare tranquillamente pasta prodotta in Italia ma bello stabilimento del Canada.e ci fregano lo stesso.cmq tutte le grandi gdo hanno i propri centri di confezionamento di prodotti che chissà di dove sono.pensate alle mozzarelle e derivati del latte
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