Non c'è che fare ... quando l'Amministrazione si accanisce, ed in modo del tutto illegale, contro qualcosa e/o contro qualcuno ... niente le fa cambiare "la strada", anche innanzi all'evidenza.
E' il caso della parcella coatta, ovvero quella richiesta assurda "sparata" a tutti gli uffici periferici dell'Assessorato Agricoltura, che sta creando già malcontenti e le prime "vittime coatte".
Sulla parcella coatta ho già scritto, e vi rimando ai seguenti link:
E la parcella coatta ritorna ... in modo silente ... nelle Disposizioni Attuative della Misura 6.4a del PSR Sicilia 2014/2020, "Supporto alla diversificazione dell’attività agricola verso la creazione e sviluppo di attività extra-agricole".
Infatti a pagina n. 12 e 13 ritroviamo scritto: "La parcella, relativa all’incarico ricevuto dal professionista e/o consulente, immediatamente riconducibile all’intervento oggetto di finanziamento, dovrà riportare la descrizione analitica delle singole voci, distinte anche per tipologia di prestazione offerta, con la puntuale indicazione del numero di ore impiegate e del relativo costo orario. Nella parcella dovrà essere riportata la seguente dicitura “ la presente parcella è conforme a quanto regolamentato dal Decreto Ministeriale n.140 del 20/07/2012 e s.m.i.”
Ricordo ancora una volta quanto già scritto in precedenza:
1) Il D.M. 140/2012 si applica solo su disposizione Giudiziale (art. 1), e non mi pare che l'Assessorato sia una Autorità Giudiziaria che ne possa imporre l'applicazione.
2) Il D. M. 140/2012 si applica solo "in difetto di accordo tra le parti" (art. 1).
3) Non è possibile indicare il numero di ore impiegate ed il relativo costo orario ... perchè le tariffe professionali sono state abrogate dall'art. 9 del D.L. n. 1/2012, convertito nella Legge n. 27/2012
4) Al comma 4° dell'art. 9 della Legge 27/2012 viene riportato "Il compenso per le prestazioni professionali è pattuito, nelle forme previste dall’ordinamento, al momento del conferimento dell'incarico professionale. Il professionista deve rendere noto al cliente il grado di complessità dell'incarico, fornendo tutte le informazioni utili circa gli oneri ipotizzabili dal momento del conferimento fino alla conclusione dell'incarico e deve altresì indicare i dati della polizza assicurativa per i danni provocati nell'esercizio dell'attività professionale. In ogni caso la misura del compenso è previamente resa nota al cliente con un preventivo di massima, deve essere adeguata all'importanza dell'opera e va pattuita indicando per le singole prestazioni tutte le voci di costo, comprensive di spese, oneri e contributi. Al tirocinante è riconosciuto un rimborso spese forfettariamente concordato dopo i primi sei mesi di tirocinio." E, quindi, NON SI PARLA di tariffe orarie!!!
La richiesta fatta dagli Uffici, dopo la nota del Dirigente Generale del 2 marzo 2017 è illegale, poichè contravviene a tutte le norme in essere ... eppure l'Assessorato insiste ... non contento della nota, inserisce nelle disposizioni attuative la parcella coatta!
Mah!
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