In questi giorni si sta completando la raccolta del frumento, con alti e bassi riguardo le rese.
Nelle zone in cui si sono verificate piogge nel mese di febbraio/marzo, le rese sono state ottime, con punte superiori ai 35/40 q.li per ettaro, ed in alcuni casi anche più alte.
Nelle zone interne e nelle zone del palermitano, dove le piogge sono state ridotte, le rese, invece, sono state poco gratificanti, dai 18 ai 22/25 q.li per ettaro.
Ma ciò che non è appagante, invece, è il prezzo, che rimane basso, troppo basso, e non consente di poter coprire i costi di produzione.
E nel silenzio generale delle istituzioni c'è un collega, già Dirigente Generale dell'Assessorato Agricoltura, che alza la voce e vuole fare qualcosa per il comparto: è il dott. agr. Cosimo Gioia, granicoltore storico, che è riuscito ad avere anche una audizione in Commissione Sanità dell'ARS, per far comprendere i disastri di un comparto agricolo siciliano, minacciato dalle importazioni di grano canadese (ma anche di altre parti del mondo), con le problematiche sanitarie e fitosanitarie.
Su Facebook il dott. agr. Cosimo Gioia scrive "Nel mio intervento, ho sottolineato che per evitare tutto questo, occorrono: maggiori controlli sulle navi che giungono nei porti non solo della Sicilia, che il prodotto debba essere fornito di tracciabilità ed etichettatura. Soltanto così potremo sconfiggere questa "piaga" dei contaminati presenti nel grano duro che arriva dall'estero che danneggiano la nostra salute e mettono in crisi la categoria".
Ma è egli stesso, poi, a ritenere l'audizione del tutto inutile, restando profondamente deluso.
Ed il problema del grano continua a persistere ... avvolto da un silenzio incomprensibile!
Continuando così, avverrà che la Sicilia comincerà a ridurre le superfici coltivate a frumento ... e continuerà l'abbandono dei terreni tradizionalmente cerealicoli ...
Oltre al fatto che ad oggi le quotazioni sono ancora chiuse... i commercianti fanno degli agricoltori quello che vogliono. Vergogna!
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