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L'acqua dei Consorzi di Bonifica

Ieri mattina ero in giro per la piana di Catania ed ho visto (finalmente) la prima acqua nelle canalette del Consorzio di Bonifica 9 - Catania (ex Consorzio di Bonifica della Piana di Catania).
Erogazione tardiva ... e danni conseguenti alle colture ...
Ogni anno è la stessa cosa, con momenti di tensione fra gli agricoltori.
E nel frattempo ... una struttura enorme, senza soldi per le manutenzioni, ma soprattutto abbandonata dai palazzi palermitani, che ogni anno tagliano il trasferimento delle risorse, che vengono ribaltate agli agricoltori, rendendo il servizio (quando c'è) troppo costoso.

Commenti

  1. buongiorno caro dott.vigo oggi il potere non viene più riconosciuto ne ai politici ne ai creditori ne sopratutto ai sindacati ormai da tempo assenti dalla scena ma bensì a 4 coglioni che si mettono a protestare con metodi inconcludenti ,finiamola caro amico vigo nelle campagne dei nuovi feudatari 2.0 non ci manca niente !Finiamola con l'ipocrisia .saluti da santi distefano.

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  2. Caro Santi Distefano, ho l'impressione che lei manca da un po' di tempo dalla Sicilia. Dal suo commento si evince che lei sta parlando di una condizione di cronica difficoltà, con le parole dell'ultima pagina di un libro. Se provasse a sfogliare qualche pagina all'interno dello stesso libro, ormai paragonabile ad un'enciclopedia Treccani,si accorgerà che c'è tanta verità nelle parole del dottor Vigo. Io sfido chiunque abbia capacità imprenditoriali a rendere funzionale una manutenzione sostenibile con il contributo di 100mila euro l'anno per l'acquisto dei materiali e con una presenza degli operai che copre da 3 a 6 mesi l'anno; mentre la politica resta a guardare il fallimento dell'agricoltura. Io la invito a riflettere sul comportamento di quei 4 coglioni che si ostinano a credere sul futuro dell'agricoltura e dei consorzi, rimettendoci la faccia e la salute, mentre gli agricoltori li schernisono. Purtroppo litigare e prendere le distanze dalla realtà, porta alla guerra dei poveri e così la politica prepara la pietra tombale su tutti noi! La invito a riflettere e se non crede ancora, basta fare un giro per la piana di Catania per capire che gli impianti e le reti di distribuzione, hanno la stessa età dei nostri genitori. La politica, anziché rimandare i fondi europei indietro, deve impegnarsi a farli spendere per quei progetti di innovazione tecnologica a nostro e a vostro vantaggio. I coglioni sono coloro che pur lamentandosi, preferiscono stare a guardare senza fare nulla! Ernesto Abate

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  3. Il signor di stefano è nato solo x nn farsi i fatti suoi e x parlare a vanvera. Carissimo , ancora ad oggi una centrale funzionante nn c'è e le tubazioni sono un colabrodo,quindi quei 4 coglioni come li definisce lei nn sono coglioni ma invece li sanno portare bene. È bello parlare x chi ha una condotta irrigua appena collaudata. Cmq ci tenevo a dirle che nn sa e nn capisce nulla anche se lei si sente figo ed intellettuale

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  4. Salve sig. Di Stefano, sono uno di quei 4 coglioni che si mettono a protestare con metodi inconcludenti, visto che lei sembrerebbe avere la soluzione a tutto, potrebbe indicarmi gentilmente in che modo si debba effettuare una protesta usando un metodo efficace? Da buon coglione che sono, prima di dire qualsiasi " minchiata " cerco di informarmi sull' argomento, cosa che sembrerebbe lei non faccia, perché, facendo riferimento al commento precedente, lei sa per certo che nella sua zona tutto funziona al meglio, essendo un impianto nuovissimo, ma si é domandato cosa succede nei restanti 60 km di canale principale, nei 900 km di secondari e nei restanti 2000 km di terziari misti tra canalette e tubi con un età media di 50 anni? Ha la piú pallida idea di cosa significhi gestire un consorzio con 22 mila ettari e con una pianta organica sottodimensionata e anziana dal punto di vista età/operai, con una regione che ogni anno cerca di sfoltire i finanziamenti per gli operai e per la manutenzione? A volte, ma non é il suo caso, alcuni produttori sembra non aspettino altro che succeda qualche danno per intentare causa al consorzio e succhiare del sangue, un po' come farebbe una sanguisuga attaccata ad un emorroide, ma purtroppo questa emorroide ogni anno che passa, si atrofizza sempre di più e una volta staccatasi entrerà (la strada é brevissima) nel culo di tutti noi, manifestanti coglioni e produttori.
    Saluti

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  5. Caro Di Stefano, purtroppo molti lavoratori della terra (come lo ero io), ancora non hanno capito che i consorzi(in qualità di privato), ogni anno, devono armonizzare i propri bilanci e nessuno sarà dispensato dal vedersi arrivare bollette con aumenti improponibili per il settore agricolo, in tutti i comprensori consortili siciliani.
    Tutto questo, grazie ad una politica regionale disfattista ed incapace, e grazie a delle associazioni di categoria incredule dal rendersi conto di quanto stia accadendo e speranzose che alla fine qualcuno paghi. (in questo caso i dipendenti del Consorzio e gli imprenditori del settore agricolo) MAI I COLPEVOLI.....

    P.s. Continuate a far arricchire quei quattro Commercianti di agrumi a vostre spese, loro si che in futuro diventeranno i feudatari 2.0

    Saluti. D.L.M.A

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  6. Egregio Dottor Vigo, come al solito i suoi interventi sono mirati e anche se brevi mirano dritti al problema, il problema e che quasi sempre non tutti capiscono e quei quattro coglioni che protestano per manifestare il malessere in cui versa l'Ente cadono nella provocazione di pseudo agricoltori che come mestiere hanno deciso di vivere alle spalle della collettività, perchè se l'autore del primo commento è quel santi di stefano che va in giro ad istigare gli utenti a fare cause per risarcimenti danni inesistenti o inventati ad arte, l'unica cosa che voglio dire è:
    caro santi voglio citarti un detto antico siciliano " tempu e bon tempu nan durunu tuttu u tempu" a buon intenditore poche parole, buona sfortuna

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  7. Cari signori che qualche anno fa davate dell millantatore a chi sollevava il pronlema della pulizia dei corsi d'acqua avete visto cosa è successo il 18/19 OTT 2018?saluti e bacioni .

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