Una delle fitopatie che non abbiamo ancora nella nostra agrumicoltura, e per le quali ci preoccupiamo, è il Citrus Black Spot.
Più volte sono stati lanciati allarmi sulle intercettazioni, ovvero sui rinvenimenti, di questo fungo nei campioni di prodotti esaminati e provenienti dal Sudafrica, dal Basile o dall'Argentina.
E alcune volte sono state anche bloccate le successive importazioni, in seguito alla applicazione (ahimè spesso tardiva) delle norme europee che indicano in 5 intercettazioni la soglia per bloccare le importazioni.
Dal 5 giugno scorso, finalmente, tutti i frutti di agrume provenienti dal Sudafrica, Argentina, Uruguay e Brasile dovranno contenere anche un certificato fitosanitario, dove deve essere indicato che l'area di produzione è stata sottoposta ad opportuni trattamenti, che sono state effettuate diverse ispezioni nell’area di produzione durante il periodo di crescita, e che nessun sintomo del patogeno è stato individuato nella frutta dall’inizio dell’ultimo ciclo vegetativo, e che è stato prelevato un campione che è risultato indenne da tale parassita.
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