Mentre il Presidente del Consiglio dei Ministri inaugura una bellissima stazione ferroviaria a Napoli Afragola, con ben 36 treni veloci al giorno, ecco che, invece, un lettore del blog mi segnala che viene azzerata la tratta ferroviaria Catania - Siracusa, abbandonando di fatto tutti i pendolari che per ragioni di lavoro utilizzano quotidianamente questo tragitto.
Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!
Sono rimasto amareggiato da questa notizia. Evidentemente per questa scarsa classe dirigente è più facile tagliare che ammodernare. Si ritorna al "medioevo"
RispondiEliminaSi fa un gran parlare per ridurre il trasporto su gomma e poi si taglia una tratta strategica come la Siracusa-Catania. Anziché incentivare l'uso del treno migliorando il servizio, lo si elimina. Tutto questo a mio avviso non ha senso. Mi viene da pensare solo che questi tagli vengono fatti per favorire qualcuno, magari qualche lobby di quelli che portano a spasso su e giù per l'Italia persone e merci consumando fiumi di carburante.
E POI SI INSISTE SUL VOLER FARE IL PONTE SULLO STRETTO!!
Quando in gran parte dell'isola si è costretti a viaggiare in groppa ai muli.