Oggi ultima puntata sui Consorzi di Bonifica.
Una domanda che ci si potrebbe porre, relativamente al reperimento delle risorse per il rifacimento delle reti irrigue è: ma i soldi dove si prendono?
Premesso che la nostra Regione è a Statuto Speciale e nessun governo si opporrebbe ad una legge speciale per interventi effettuati su scala regionale ed a favore di un settore produttivo, e quindi l'ARS potrebbe pur legiferare in merito mettendo in campo risorse finanziarie; ma la risposta è ancora più semplice.
Il PSRN, il Piano di Sviluppo Rurale Nazionale, ha tre interventi:
- Gestione del rischio con dotazione di 1,64 miliardi di euro
- Investimenti irrigui con dotazione di 300 milioni di euro
- Biodiversità animale con dotazione di 200 milioni di euro
Ecco che una progettazione, programmata nel tempo, potrebbe pur attingere a parte di quei 300 milioni di euro messi a disposizione, ma ovviamente se mai viene dichiarato lo stato di calamità per siccità, e se mai nessuno richiede con appositi progetti parte di quei soldi ... è chiaro che mai arriveranno, e mai si potrà intervenire sulle carenze delle reti irrigue consortili siciliane.
Sul sito internet del Ministero per le Politiche Agricole tempo fa (2015) veniva scritto "La misura sugli investimenti irrigui punta invece a sostenere la competitività del settore, inserendosi anche nella Direttiva Quadro sulle acque 2000/60, che costituisce il riferimento normativo europeo per la salvaguardia e la tutela dei corpi idrici. La valutazione dei progetti di investimento nel settore dell'irrigazione sarà effettuata a livello di bacino idrografico interregionale. Ulteriori finanziamenti al settore potranno essere assicurati dal Fondo di Sviluppo e Coesione, soprattutto per il Mezzogiorno."
Beh ... sarebbe il caso di rimboccarsi le maniche e cominciare a richiedere questi soldi ...
Proviamo a chiederlo al nostro europarlamentare che entrambi conosciamo...
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