Invito tutti i lettori del blog a leggere questa lettera, recapitatami via PEC per conoscenza in considerazione che sono il tecnico che segue questo agricoltore nella sua avventura/sventura con l'Agea.
Ecco cosa succede, in breve.
Questo agricoltore partecipa ad un bando OCM vino nel 2009; ottiene l'anticipazione, presentando apposita fidejussione assicurativa, esegue i lavori, l'Ispettorato dell'Agricoltura effettua il collaudo, addirittura ormai vinifica ed imbottiglia, e vende il vino, ma ... ma ... c'è l'Agea!
Agea che scrive nel 2016 chiedendo indietro i soldi, perchè (secondo loro) l'agricoltore non avrebbe eseguito le opere; allora il malcapitato risponde allegando tutta la documentazione a dimostrazione che non è come l'Agea sostiene, ma niente!
L'Agea ritorna alla carica, intimando qualche giorno fa la restituzione delle somme, insistendo sulla decadenza totale dall'aiuto a causa di lavori non eseguiti ... una battaglia a via di PEC e Raccomandate dove l'interlocutore (Agea) è a SENSO UNICO: spara raccomandate, ma non legge le PEC!
Nel frattempo l'agricoltore continua a pagare il "premio" della fidejussione assicurativa, poichè non ha avuto ancora lo svincolo della stessa.
Lavori fatti, collaudati, ma per Agea non eseguiti! Mah!
Ed ecco che stremato da questo "tira e molla" ... l'agricoltore manda una PEC a mezzo mondo, ivi compresa la Procura della Repubblica di Catania, invitandola ad aprire un fascicolo per valutare se sussistano gli estremi della violazione dell'omissione e ritardi di atti d'ufficio ...
E stavolta se l'Agea non metterà a posto la vicenda ... una azione giudiziaria farà il resto.
Qui sotto la lettera trasmessa ieri per PEC.
Europa dove sei che non ti vedo!
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