Qualche giorno fa ho scritto sull'enorme ritardo infrastrutturale che c'è in Italia, ed ancor peggio in Sicilia, riguardo le immatricolazioni di auto elettriche, anche a causa della mancanza di colonnine di rifornimento sparse sul territorio.
E nel frattempo in Norvegia un terzo delle nuove automobili sono elettriche: sì, una su tre!
Da noi, invece, il 57% delle automobili immatricolate sono diesel, il 32% a benzina, il 6% con alimentazione GPL ed il 3% a metano, e solo l'1,5% ibride.
Siamo ancora troppo indietro!
E la Norvegia quali incentivi ha messo in campo per convincere gli automobilisti a passare alle automobili elettriche?
Eccone alcuni:
- ricarica gratuita dalle colonnine
- parcheggio gratis
- uso delle corsie preferenziali
- autostrade gratuite
- nessun costo accesso ai centri storici
- nessun costo dell'IVA per l'acquisto dell'auto (il 25%)
- nessuna sovrattassa, che invece hanno le altre auto
- traghetti gratuiti
Egregio Dott., le piace vincere facile!!
RispondiEliminaMa mette a confronto la Norvegia con l'Italia??!
Anni luce separano le due culture e di conseguenza i due paesi.
Diciamo invece che le auto elettriche sono ancora fuori portata delle tasche di molti, e chi può permettersi di spendere certe cifre vuole vetture più performanti di certi "carrettini a batteria" che offre oggi il mercato.
Si usi, per esempio, come parametro di sconto ai fini dell'acquisto, l'Indicatore della Situazione Economica Equivalente (isee), sino a max dimezzare il costo di acquisto. Se poi in aggiunta si adottano solo la metà degli incentivi che mette in atto la Norvegia, a mio avviso, entro un paio di anni il 57% del parco macchine in Italia sarà elettrico.
Poi,i problemi seri saranno altri. Faccio notare che in Italia appena fa caldo e si accendono i climatizzatori nelle case, salta tutta la rete elettrica per sovraccarico. Si immagini cosa succederebbe con tutte le macchinine e i cellulari messi a caricare. Pertanto mi sembra più sensato prima pensare come produrre energia e dopo come dissiparla