Venerdì scorso, mentre mi recavo a Villa Miraglia, a Cesarò, sono passato da Bronte, nella zona dei frutteti.
Con mia sorpresa ho visto quasi tutti i pereti con le pere ancora appese sugli alberi, ed alcuni con una elevata cascola.
Allora ho chiesto a diversi agricoltori, ed è emerso che le pere vengono acquistate dai commercianti a prezzi ridicoli, che oscillano fra 0,30 e 0,40 euro al chilo.
Il caldo eccessivo e persistente, poi, ha accelerato la maturazione, e di conseguenza l'offerta si è ampliata moltissimo, e si sono verificati casi di "offerte" di acquisto anche al di sotto dei 0,30 euro al chilo.
Prezzi da "elemosina" ripeto, prezzi che non sono giustificati dai prezzi, poi, che riscontriamo sui banchi della GDO; e oltre a ciò ... che senso ha vedere ancora oggi pere del Cile, del Sudafrica e dell'Argentina, se qui le nostre pere, a chilometro zero, rimangono invendute, mentre facciamo viaggiare per decine di migliaia di chilometri quelle dell'America Latina o del Sudafrica?
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