Il 2019 verrà ricordato da tutti gli agricoltori siciliani come l'anno del "salasso consortile", l'anno in cui nei ruoli emessi dai Consorzi di Bonifica verranno inseriti tutti i debiti pregressi, ma che non scaturiscono dai costi di funzionamento generale, ma dal tentativo di appianare i debiti che i Consorzi di Bonifica hanno verso terzi.
Gli importi che verranno applicati superano, e di molto, quanto già iscritto a ruolo negli anni pregressi, e rasentano un vero e proprio esproprio fondiario.
Sugli agrumeti della piana di Catania, ad esempio, l'importo che verrà iscritto a ruolo arriverà a sfiorare i 2.100,00 euro/ettaro.
E questi importi non tengono conto del costo del "servizio irriguo", a cui verranno applicate tariffe esorbitanti, tanto da scoraggiarne l'utilizzo e far sì che gli agricoltori ritornino ad utilizzare i propri pozzi.
Nemmeno con l'IMU si è raggiunta tale tassazione sui terreni ... e i Consorzi di Bonifica passeranno alla storia per aver imposto una tassazione annua superiore ad una "patrimoniale".
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