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Lo spazio digitale nella nostra quotidianità, 2° puntata - le webmail

Ieri accennavo allo spazio digitale che ci occorre per conservare la massa di dati e fotografie che "sforniamo" quotidianamente dai vari strumenti di lavoro, dal PC al cellulare.

Oggi analizzo, molto brevemente, un altro servizio, utilizzatissimo, che va richiedendo sempre più spazio: la posta elettronica ... il nostro indirizzo email, con il quale trasmettiamo e riceviamo documenti, fotografie, ecc.

Oltre ai fornitori di indirizzi email delle società erogatrici di accesso internet e dei vari domini internet (tiscali, fastweb, aruba, libero, tim) ci sono i tre "grandi" fornitori di email a livello planetario, che si contendono i "numeri" delle email in tutto il mondo: Google, Yahoo e Microsoft:

- Google con il servizio Gmail, che utilizziamo quasi tutti, che ci consente anche una serie di accessi sulle varie piattaforme digitali, ma con la limitazione a 15 Gb da condividere con il servizio Google Drive. Superata la soglia dei 15 Gb ... si va a pagamento, con vari piani

- Microsoft con il servizio Outlook, ex Hotmail, che ci fornisce un indirizzo di posta elettronica con capienza da 15 Gb, ma non condiviso con il servizio di archiviazione (cloud) Onedrive, che a parte fornisce da 7 Gb gratuitamente. Queste soglie possono essere superate con dei piani a pagamento

- Yahoo con il servizio Yahoo Mail, che fornisce una casella di posta elettronica gratuita con capacità di 1 Tb (terabyte) che corrisponde a 1.024 Gb (gigabyte).

Tutti e tre i servizi ci consentono di scaricare la posta "in remoto", ovvero con un programma di posta elettronica all'interno dei nostri PC, o di utilizzarla con le interfacce web (webmail) o con le apposite applicazioni (app) sui nostri cellulari, divenuti ormai dei veri e propri mini PC.

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