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Xylella vs tristeza: due pesi e due misure

Pubblico un commento di un lettore del blog, relativo al bando della Misura 5.2 del PSR Sicilia 2014/2020.

Ahimè Dott. Vigo ma devo contraddirla in merito alla esiguità delle risorse previste nel bando PSR misura 5.2 inerente anche il virus tristeza. 
Le risorse stanziate sembrerebbero essere sovrabbondanti, avendo conteggiato grosso modo istanze di presentazione della domanda 5.2 per circa 300 ettari di agrumeti nell'intera regione (vedi sito PSR SICILIA misura 5.2 istanze presentate per provincia). 
Quindi, dopo anni e anni di attesa per una misura a sostegno del reimpianto parte dei fondi stanziati (solo 7 milioni per espiantare circa 540 ha) non verrà assegnata e probabilmente persa. 
Mi chiedo quindi se siamo noi coltivatori agrumicoli particolarmente affezionati alle nostre vecchie piante malate e poco produttive al punto di rinunciare a un reimpianto interamente finanziato o il virus tristeza è improvvisamente scomparso in 50.000 ettari della regione Sicilia.... 
Purtroppo il mio sarcasmo nelle precedenti righe cela tanta e tanta rabbia che credo sia condivisa da tutti i piccoli produttori agrumicoli in quanto il bando, quello della 5.2, è risultato essere l’ennesima presa in giro al punto da poterlo definire offensivo nei confronti della nostra intelligenza. 
Ma cosa prevedeva il bando della 5.2 ? E qui viene il bello….
1° requisito essenziale per la partecipazione alla 5.2: 
certificare a spese del conduttore interessato la presenza del virus tristeza mediante analisi fogliare di laboratorio;
2° requisito essenziale per la partecipazione alla 5.2:
in seguito all’ordinanza di estirpazione emessa dal servizio fitosanitario competente (interpellato in autodenuncia dal produttore), l’agrumeto infetto deve essere estirpato e distrutto ancor prima di partecipare alla misura 5.2;
3° il servizio fitosanitario competente deve rilasciare nulla osta al reimpianto in seguito a verbale di avvenuta estirpazione e distruzione del materiale infetto. 
Infine, il colpo di grazia, è stato dato dall’emanazione delle ordinanze di estirpazione nel mese di dicembre che obbligavano all’estirpazione e alla distruzione delle piante in pochissimi giorni in pieno inverno (terreno inaccessibile) e con il frutto non raccolto per poter solo partecipare al bando con scadenza del 10 gennaio 2019.
In conclusione, chi voleva partecipare alla 5.2, doveva pagare le analisi per l’accertamento del virus, distruggere il proprio agrumeto in circa 1 o 2 settimane nel mese di dicembre con terreni impraticabili da mezzi pesanti e perdendo l’intera produzione di arance non ancora raccolta e poi forse, se quei 7 milioni fossero bastati, avrebbe ricevuto il contributo per il reimpianto; se non si fosse rientrati in graduatoria utile per i 7 milioni il vecchio agrumeto coltivato da una vita sarebbe diventato terreno per pascolo perché il conduttore, masochista, lo ha autodenunciato all’osservatorio e distrutto inutilmente per solo PARTECIPARE alla 5.2 
Il tutto è folle da sembrar quasi una favola…tanto che alla misura 5.2 non ha partecipato quasi nessuno eppur era una misura tanto ma tanto attesa e sperata….
Chiedo scusa per i toni, ma la rabbia è davvero tanta e personalmente ho preferito spendere i miei risparmi provenienti da un’altra attività lavorativa per il reimpianto dell’agrumeto di famiglia piuttosto che continuare a farmi prendere in giro da chi redige e approva bandi simili alla 5.2 …. 
Mi rivolgo a Lei dott. Vigo, con la preghiera di dar voce a questo mio sfogo con i mezzi a sua disposizione e che certamente saranno più efficaci e ascoltati dei miei…
Grazie
A.T.

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