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Sulla agricoltura biodinamica - si, no, non so

Qualche giorno fa su Freshplaza è stato pubblicato un articolo sulla così detta agricoltura "biodinamica", articolo che potete leggere cliccando su questo link: https://bit.ly/2VSw5vi
Cercando su Wikipedia, viene riportata questo (in copia/incolla):
"L'agricoltura biodinamica è un insieme di pratiche pseudoscientifiche basate sulla visione spirituale antroposofica del mondo elaborata dal teosofo ed esoterista Rudolf Steiner attuate durante la produzione agricola, in particolare di prodotti alimentari. Lo scopo di chi abbraccia queste credenze vorrebbe essere il raggiungimento di una agricoltura in maggiore equilibrio con l'ecosistema terrestre. La cosiddetta agricoltura biodinamica incorpora anche alcuni dettami dell'omeopatia e alcune tecniche dell'"agricoltura biologica" e, con un approccio definito olistico, considera come un unico sistema il suolo e la vita che si sviluppa su di esso.
In ragione di questi elementi e di altri ancora (ad esempio l'importanza attribuita alle "forze cosmiche" o il concetto di "energia vitale") ma soprattutto in ragione della mancanza di uno stretto rapporto di causa ed effetto che spieghi i suoi dettami, la biodinamica è considerata una pseudoscienza. Gli studi scientifici effettuati non hanno rilevato incrementi di qualità fra i prodotti biodinamici e quelli coltivati con i consueti metodi biologici.".

Eppure se effettuate una ricerca su internet trovate alcuni siti che indicano anche corsi per apprendere come si coltiva in "agricoltura biodinamica" (https://bit.ly/2IruQQU) o tantissimi altri in cui viene posto l'interrogativo se l'agricoltura biodinamica funziona davvero, come ciò che è pubblicato addirittura dal National Geographic Italia (https://bit.ly/2dahA4B).

Insomma, c'è chi ci crede, e sostiene questa tesi, chi è indifferente, e chi non ci crede affatto.
Tesi contrastanti, teorie scientifiche e pseudo scientifiche ... un mondo di tecnici spaccato e soprattutto un sistema commerciale che, nel frattempo, prosegue il suo cammino.

Forse farò nei prossimi giorni un sondaggio on line, dopo quello che partirà domani sulla prescrizione dei fitofarmaci.

Commenti

  1. Purtroppo non ho la patente per esprimere in questo blog il mio pensiero in merito a questa nuova pratica ma, posso dire solo che ogni nuovo paradigma è sempre stato oggetto di dubbi, incertezze, perplessità ma soprattutto avversione. I maggiori oppositori?! Sono sempre, gli "esperti" del settore. Perché!? Perché in quanto esperti, nel momento in cui venga dimostrata la valenza del "nuovo" loro decadono dall'essere esperti vedendo crollare l'impalcato su cui poggia il loro sapere.
    Bisogna però anche dire che per come è concepito questo nuovo approccio all'agricoltura, per dare da mangiare a sette miliardi di persone nel mondo, bisognerebbe avere a disposizione almeno altri "3" pianeta Terra da coltivare.

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