Non ci credo che gli "amministratori" degli enti pubblici non si accorgano delle pericolosissime "scaffe"/voragini che ogni giorno incontriamo per le strade.
Non ci credo.
Piuttosto forse loro le lasciano lì per far sì che noi esercitiamo la memoria, così che anche ad occhi chiusi giorno dopo giorno le evitiamo ricordandocele ...
L'esercizio della memoria delle scaffe è simile a quello che in Facoltà di Agraria facevamo con i nomi latini delle piante, degli insetti, dei funghi, dei virus, ecc.
E la classificazione delle "famiglie" di appartenenza dei vari insetti/piante è niente rispetto alle scaffe che incontriamo ogni giorno, in ogni strada.
Il massimo , poi, lo si raggiunge nella autostrada Catania - Palermo, dove oltre alle scaffe dobbiamo anche ricordarci i saltelli dei giunti e le infinite deviazioni per cantieri "silenti", lì da decenni e decenni.
Non possiamo far altro che ringraziare tutti gli amministratori pubblici pe darci questo compito gratuito, ma tanto importante.
L'unico esercizio della memoria che non esercitiamo, purtroppo, è quello dentro le urne elettorali. Lì, non si sa perchè, ci dimentichiamo di tutto, anche della favola del ponte sullo stretto di Messina ...
A mio avviso la colpa è delle industrie automobilistiche.
RispondiEliminaOrmai i mezzi di locomozione hanno raggiunto livelli di comfort e silenziosità impensabili all'epoca di quando si circolava con le automobili chiamate coi numeri (124, 126, 127, 128,.... ecc.) , O ancora peggio con il nome di un plantigrado juventino da tempo in pericolo di estinzione.
Pertanto, penso che le "scaffe" vengono lasciate in essere dalle amministrazioni volutamente per almeno due motivi: per dare un servizio anti-sonno a gli utenti , e per dare un aiuto economico ai meccanici che si occupano di sospensioni.