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il virus di carpinato

Ieri, in uno dei suoi commenti, Franco Carpinato mi ha fatto riflettere. A che serve la nostra laurea? A che serve la nostra esperienza di campo? Eh già! Se andiamo in campagna, giriamo un frutteto, un altro qualsiasi appezzamento di terreno (ognuno con la propria specializzazione) vediamo già ad occhio nudo le carenze, la potenza delle piante, consideriamo i terreni, di cui ormai conosciamo le caratteristiche da decenni ... poi facciamo le analisi fogliari (a tempo giusto), ed in base ai risultati, alla produzione in via di accrescimento ne stabiliamo i quantitativi di concimi da apportare. Poi durante il periodo di accrescimento stabiliamo anche se dobbiamo intervenire con apporti fogliari, ed anche trattamenti antiparassitari, mirati, con le dosi che scaturiscono dall'analisi visiva in campo. Invece? Ecco che il METAFERT ci cancella la nostra professionalità. Ci fa scrivere sciocchezze (leggetevi i post precedenti sull'ACN -l'Abominevole Carta dei Nitrati) all'impazzata. Possiamo, o meglio dobbiamo sottostare a queste nefandezze? La Federazione Regionale dei Dottori Agronomi ... ha mai pensato che un software scritto con i piedi, la cui applicazione cancella la nostra professionalità, il cui funzionamento (l'inserimento dei dati) ci fa impiegare più tempo dell'andare in campo, possa sostiuirci? Allora ben venga quel virus di cui parlava Franco Carpinato: ma dovrebbe cancellare il METAFERT non solo dai server, ma anche dal pc di chi lo ha partorito. Saprà Sara Barresi far valere la nostra laurea di Agronomo, che significa "colui che detta le leggi in campagna"? O le leggi le detterà un software? E chi glielo dice a Zaia?

Commenti

  1. Cari Vigo e Carpinato,anch’io sono stato a lezione o meglio di esercitazione - in data 11 marzo c.a. presso la U.O. – SOAT di Acireale - di METAFert (Miglioramento Efficienza Tecniche Aziendali di Fertilizzazione).

    La brava dott.ssa Sabina Furnitto,ha descritto come usare detto software mediante simulazioni applicativi su un piano di concimazione.

    Premetto che l’applicazione del P.S.R. (Programma di Sviluppo Rurale) 2007 – 2013 ,obbliga TUTTI i beneficiari di qualsiasi Misura, l’adoziane del " Programma regionale di miglioramento dell’efficienza delle tecniche di fertilizzazione" con la redazione del Piano di concimazione aziendale. e quindi l’uso della famigerata “ carta della vulnerabilità all’inquinamento da nitrati di origine agricola “.

    Tutto questo,in omaggio all’applicazione delle “ Norme di “ CONDIZONALITA’ “ che gli agricoltori devono rispettare anche per l’anno 2009 (D.D.G. n. 2945 del 24 Dicembre 2008),per cui anche per l’acquisto di una trattrice … occorrerà l’uso del METAfert.


    Non posso dilungarmi in quanto la procedura è complessa,per cui sintetizzo :

    occorre dapprima registrarsi,per avere la password,fare il campionamento del terreno (un campione omogeneo ogni 10 ettari),applicare le coordinate del punto di prelievo, mediante : UTM – GPS – GOOGLE EARTH – NAVIGATORE SATELLITARE, etc.) ,portare i campioni in laboratorio (privato o SOAT) per le analisi,attendere il risultato ed entrare finalmente nel sofwtare (METAFert) onde stabilire le dosi di azoto da utilizzarsi per coltura, calcolate mediante l'equazione del bilancio dell’azoto in funzione del sistema suolo - pianta e da applicare a livello di area aziendale omogenea.
    Alla fine si dovranno comunicare all’agricoltore i quantitativi il tipo e titolo del fertilizzante, epoca e modalità di distribuzione,seguendo i punti di prelievo.
    Attenzione al quaderno di campagna !


    N.B.

    Il Piano di concimazione aziendale ed i relativi allegati (verbale di campionamento e certificato di analisi) dovranno essere firmati da un tecnico agricolo abilitato ed in seguito vidimati annualmente dalla competente Unità Operativa Territoriale del Dipartimento Interventi Infrastrutturali dell’Assessorato Agricoltura e Foreste e conservati per 5 anni a disposizione dell’autorità competente al controllo.

    Vi sta bene.Altro lavoro e costi sull’utente del P.A.C.

    RispondiElimina
  2. Egr. Dr. Giglio,
    siamo poi così sicuri che...l'utente della PAC sopporterà questi costi e pagherà le relative... parcelle????

    Ormai siamo alla frutta. Questo è il requiem delle politiche agroambientali della PAC. Con il prossimo periodo di programmazione (dal 2013 in poi)conviene cambiare mestiere..

    RispondiElimina

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