3° lezione orografia del terreno
Dopo aver verificato in che terreno operiamo, con le caratteristiche di infiltrazione idrica e di capacità all’aria, oltre che per stabilire quali siano le colture da potervi praticare, oggi parliamo dell’orografia del terreno. Per poter progettare un buon impianto di irrigazione dobbiamo necessariamente tenere conto delle pendenze in cui operiamo. L’erogazione idrica, infatti, anche se “in pressione” viene sfalsata dall’orografia, oltre che dalle perdite di carico. Pertanto dobbiamo necessariamente calcolare i dislivelli per poter dimensionare le tubazioni da utilizzare, sia quando “mandiamo” l’acqua in salita, per evitare perdite di carico elevate, sia quando la “mandiamo” in discesa, per evitare che ci sia una pressione in aumento per i dislivelli. Ecco che i diametri ci vengono in aiuto: possiamo aumentarne o diminuirne la sezione per poter ottenere l’effetto che vogliamo, in base alla nostra orografia. Se le pendenze, poi, sono eccessive, allora non solo ci vengono in aiuto i regolatori di pressione, ma anche erogatori autocompensanti. E troviamo ali gocciolanti autocompensanti, o mini-sprinkler autocompensanti, o addirittura erogatori a bassa portata autocompensanti. Lo studio dell’orografia, quindi, è importantissimo per progettare un impianto irriguo. Inutile aggiungere che in caso di elevati dislivelli bisognerà montare tanti sfiati d’aria (negletti all’Assessorato Agricoltura che non sa cosa siano, tanto da non inserirli nel Prezzario), sia per togliere l’aria durante l’esercizio in pressione delle condotte, ma anche per far entrare l’aria allorquando si ferma l’impianto ed una eventuale depressione spaccherebbe le condotte.
Connessioni S-connesse
RispondiEliminaLa cartografia ci diceva che l’azienda NON ricadeva in ZVN
La domanda informatizzata ex misura 214/08 (connessa al fascicolo aziendale) ci diceva che l’azienda NON ricadeva in ZVN
Il piano di concimazione, quindi, è stato impostato (imputato?) su METAFERT anche sulla scorta di tali informazioni.
Ma … sorpresa!!!! Oggi il fascicolo aziendale ci dice che l’azienda ricade in zona ZVN, SIC e ZPS.
Vabbuò, può capitare ma le SIC e ZPS non mi convincono e, quindi, verifico sulla cartografia reperibile sul sito ARTA al link NATURA 2000 e … sorpresona !!! niente, nulla, la zona non è interessata manco di striscio.
Sbaglio io in qualcosa o il sistemone da cui oggi dipende l’intero comparto agricolo è gestito col metodo del GRATTAEVINCI?
Siamo nell'acqua " da aranci ".
RispondiEliminaPerchè manteniamo all'Assessorato Regionale Agricoltura,tanta gente incapace !
Lancio una proposta : facciamo una commissione di Agronomi della scuola di Catania per rivedere la preparazione di alcuni Dirigenti (manager ?).
Ne vedremo delle belle.
SI,VABBè,L'OROGRAFIA:E CHE GLI SPIEGHIAMO COS'è?LORO PENSERANNO CHE è UN MODO DI SCRIVERE IN ORO!
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