Una persona, che vuole rimanere anonima, mi ha fatto avere questa fattura. E’ una fattura dell’ENEL per una utenza elettrica per sollevamento di acque. La fattura, come vedete, è di € 0,25. L’invio della fattura è costato € 0,60. Ecco come si buttano i soldi! C’è da chiedersi il perchè di questa misera fattura di 25 centesimi di euro; è presto detto. L’ENEL, nonostante i contatori elettronici che dovrebbero essere dotati di autolettura, invia solo “acconti”, che la maggior parte delle volte superano gli importi che dovrebbero essere pagati. Quando poi “lor signori sono comodi” ecco che fanno i conguagli, ed emettono queste ridicole fatture. Però, nel frattempo, si sono fatti “belli” con fatturati elevati, che ahimè sono gonfiati, ma sgonfiano le tasche dell’utente. Se questa persona non paga la fattura, l’ENEL fallirà?
Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!
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